Imparare dal gatto a contenere l’emergenza Coronavirus

Imparare dal gatto a contenere l’emergenza Coronavirus

Sì, si può imparare dal gatto a seguire le indicazioni che ci arrivano dalle istituzioni. Micio può essere un esempio per adulti e bambini.

Imparare dal gatto
Cosa ci insegna Micio (Foto IiStock)

In questo momento di emergenza sanitaria nazionale si susseguono le indicazioni da seguire per tentare di difendersi e contenere il Coronavirus. Medici, politici e addetti ai lavori continuano a ripetere di restare a casa, lavarsi frequentemente le mani, non entrare in contatto con le persone e tenere una distanza di un metro. I gatti sono preparatissimi.

Ecco come imparare dal gatto le buone norme impartite

gatto lava zampe
Lava spesso le mani (Foto iStock)

Spesso abbiamo sentito dire che noi dovremmo “rubare” al mondo animale tantissimi comportamenti e modi di fare. Ma chi ne ha uno lo sa, dal gatto si possono imparare lezioni di vita come il minimalismo, il no allo spreco, il camminare di più ed anche che il nostro corpo ci parla. Non è tutto però! Dal mondo felino, in questo periodo difficile per l’Italia per via dell’emergenza Coronavirus, possiamo apprendere come ci si deve comportare e magari spiegarlo ai più piccoli che possono non avere consapevolezza del momento.

  1. Restare a casa: ai gatti piace tantissimo restare a casa a gironzolare, sonnecchiare e giocare. Anche i vip hanno chiesto, con i propri animali, di non uscire con l’hastag #iorestoacasa;
  2. lavati le mani: il Micio è il modello perfetto da seguire per la pulizia. Lo vediamo spesso durante le giornate impegnato a leccarsi dappertutto. Lavati le mani spesso con saponi antibatterici e in particolar modo quando rientri a casa o dopo aver toccato oggetti non tuoi;
  3. contatto con le persone: gli addetti ai lavori hanno detto e ripetuto di evitare le strette di mano, i baci e gli abbracci e di mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone proprio per evitare la trasmissione del contagioso virus. E micio? Beh, il gatto è un maestro in questo. Sono tantissimi i gatti che amano solo una quantità limitata di affetto dall’umano.

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S.C.

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