ORIGINI: L’intensa ed estesa colorazione nera del mantello è attraversata da fasce argentee con un delizioso effetto luminoso. Naturalmente tenere il mantello in perfette condizioni richiede un impegno costante, e la preparazione per una mostra può durare settimane. Generalmente si preferisce esporre questi esemplari durante i mesi invernali, perché l’esposizione al sole estivo può far impallidire il colore e perché solo il mantello completo presenta in pieno il caratteristico contrasto.

Derivato probabilmente da accoppiamenti casuali tra Persiani neri, blu, Silver tabby e Chinchilla, il primo Persiano smoke (fumo) viene menzionato nei registri dell’anno 1860. In seguito il numero degli esemplari diminuì e solo diciotto Persiani smoke furono registrati nel 1912. La razza giunse sull’orlo dell’estinzione verso la fine della Seconda Guerra Mondiale e solo negli anni Sessanta del secolo scorso si registrò un rinato interesse nei riguardi della razza, il cui futuro, sebbene i pochi esemplari, è senz’altro assicurato. Il Persiano smoke ha il carattere placido, tranquillo e affettuoso tipico della maggior parte dei Persiani.

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE: Testa: Ampia e rotonda, con il naso corto e mascherina nera. Occhi: Larghi, rotondi, di colore rame o arancio. Orecchie: Piccole e a punta rotonda con ciuffi di pelo argenteo. Corpo: Di corporatura solida e tarchiata come in tutti i Persiani. Mantello: La pelliccia è sericea fitta e densa. Il pelo sottostante dov’essere bianco a punte nere senza alcuna sfumatura. Coda: corta e folta. Piedi: Larghi e rotondi, con i cuscinetti neri. Zampe: Corte e grosse, possono avere un marcato colore nero.

CURIOSITA‘: Solo quando il gattino ha qualche mese di vita è possibile dire se crescendo diventerà un esemplare perfetto come quello quì raffigurato. Fino ad allora è difficile distinguere tra Persiani neri e Persiani smoke nella medesima cucciolata. I tratti più pregevoli del Persiano smoke nero sono il collare argenteo e la testa scura. Se si sta per svolgere la mostra, e consigliabile che l’esemplare non si esponga alla luce solare troppo intensa per evitare che il mantello sbiadisca.