Tra tutti i Persiani, il Blu è quello che ha costantemente riscosso il maggior favore degli appassionati. Un centinaio di esemplari vennero iscritti all’esposizione felina tenutasi a Londra nel 1889, e attualmente vengono organizzate delle speciali mostre esclusivamente per i Persiani blu. I programmi di riproduzione attentamente controllati hanno raggiunto con il Persiano blu lo standard ideale stilato per la razza persiana, perciò esso viene frequentemente impiegato per migliorare il tipo di altre varietà.
ORIGINI: Sebbene i Persiani blu fossero stati immortalati nei dipinti di artisti vari da diversi secoli, e fossero già noti nell’Italia rinascimentale, la razza non raggiunse una precisa caratterizzazione prima del tardo XIX secolo. Il Persiano blu derivò dall’incrocio di Persiani neri e Persiani bianchi. I primi esemplari mostravano ancora disegni tabby (il termine inglese “tabby” unisce il concetto di tigrato e marmorizzato). Nel 1901 la fondazione della Blue Persian Society conferì alla razza un notevole prestigio, ulteriormente accresciuto dal patronato della regina Vittoria. Il Persiano blu gode fama di essere calmo, riflessivo e gentile.
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE: Testa: Ampia e rotonda, con il naso corto e stop ben marcato. La pelle del naso è blu. Occhi: Larghi e rotondi, di colore rame o arancio. Orecchie: Piccole e a punta rotonda, con ciuffi di pelo. Muso: Il muso schiacciato tipico della razza persiana si nota particolarmente di profilo. Corpo: Tipo tarchiato e robusto. Mantello: Folto, fitto e sericeo. Viene accettata qualsiasi tonalità di blu, anche se si preferiscono le tonalità più chiare. La pelliccia non deve avere peli bianchi o disegni di alcun tipo. Coda: Corta e vaporosa. Di solito viene tenuta diritta e bassa. Piedi: Devono essere larghi e rotondi con i cuscinetti blu. Zampe: Corte e grosse. Le zampe anteriori hanno il pelo molto più corto di quelle posteriori.