C’è una nuova tecnica scientifica che può individuare i criminali analizzando il pelo del gatto, ecco come funziona.
Tutti sanno quanto sia misterioso e affascinante al tempo stesso un gatto. È un animale che per diverso tempo è stato accostato al diavolo, al demonio, alle streghe, oppure al lato opposto, alla divinità. Insomma, ancora oggi qualcuno pensa che ci sia qualcosa di non ben definito e non ben spiegabile in lui.
Queste persone, allora, non rimarranno molto stupite nel sapere che il pelo del gatto può incastrare i criminali. Come? C’è una nuova tecnica scientifica per cui il gatto può prestarsi molto bene.
Per tutti gli appassionati di criminologia o “solamente” di gatti, ecco che cosa hanno scoperto e che cosa è possibile fare da ora in poi nel campo delle indagini poliziesche e non solo.
Il pelo del gatto può incastrare i criminali: la nuova tecnica scientifica
La rivista scientifica Forensic Science International: Genetics ha pubblicato di recente uno studio svolto dai ricercatori dell’Università di Leicester della Gran Bretagna. Il tutto è nato dal fatto che in un’abitazione con la presenza di un animale domestico, in particolare di un gatto, si hanno peli ovunque e se ne trovano anche addosso alle persone.
Perché non sfruttare questo aspetto, diciamo pure, fastidioso del gatto per ottenere qualcosa di buono? Se un criminale si introduce in una casa per rubare o per rendersi colpevole di reati più gravi, può fare attenzione a cancellare le sue impronte, a non lasciarne oppure a non lasciare tracce biologiche.
Ma nemmeno in questo modo si può liberare dei peli del gatto. Questi sono ovunque, nell’aria, in qualsiasi tipo di superficie. Anche se si pulisce casa tutti i giorni, ci sono punti, come i vestiti delle persone, in cui ci sono e ci saranno sempre peli di gatto.
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Non è, quindi, difficile pensare che un criminale, con tutte le accortezze e l’attenzione del mondo, non possa controllare la presenza di peli dell’animale residente in quella casa e sicuramente un po’ di quei peli andranno a depositarsi su di lui.
La nuova tecnica
Naturalmente, bisogna essere in grado di analizzare nel modo giusto i peli dell’animale per risalire al gatto in particolare, a chi appartiene e in quale casa vive.
Se si parla di analisi del pelo del gatto, fino ad ora la tecnica utilizzata era quella di prelevare un po’ di DNA mitocondriale da un singolo pelo essendo sprovvisto della radice. Le informazioni che potevano rivelarsi in questo modo era la genetica della madre che ha passato ai suoi cuccioli.
Tuttavia, era molto difficile individuare il gatto specifico. La nuova tecnica di estrazione del DNA messo a punto dai ricercatori inglesi, invece, permette di migliorare questa estrazione e di aumentare la precisione, o meglio la discriminazione, fino a dieci volte.
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Mark Jobling, uno dei genetisti responsabili dello studio, ha affermato che questo nuovo metodo consente di usare gli animali domestici come prova, non soltanto gatti in realtà. Infatti, potrebbe essere utilizzato anche su altri animali, come i cani.