Le ragioni per cui il gatto si stiracchia davanti ai suoi umani: ecco tutte le motivazioni del comportamento del felino domestico.
Gli animali domestici provano sentimenti ed emozioni proprio come gli esseri umani. Un cane o un gatto possono manifestare preoccupazione, felicità, tristezza o rabbia. Per comunicare ciascuna sensazione o emozione, i quattro zampe assumono atteggiamenti specifici. Uno dei comportamenti più comuni nei gatti quando desiderano mostrare la loro gioia per il ritorno degli umani è quello di allungare le zampe anteriori abbassando il busto e lasciando le zampe posteriori distese. Questo modo di comportarsi del gatto che si stiracchia davanti ai pet mate ha però numerosi significati.
Che cosa vuole comunicare il gatto quando si stiracchia davanti ai suoi umani
Caratteristica che accomuna tutti gli esseri viventi è la capacità di comunicare. Ciascuna specie animale ha infatti un proprio linguaggio, spesso completamente differente da quello delle altre specie. Per chi vive nello stesso ambiente, la comprensione dei messaggi veicolati è necessaria per entrambe le parti coinvolte. Nel caso dei gatti la comunicazione è sia fisica che sonora.
Lo stiracchiarsi del gatto rientra nel linguaggio che i felini utilizzano per comunicare ai loro umani che si sentono al sicuro e che sono felici di vederli. Il gesto dello stiracchiarsi è da ricondurre a quello che viene definito “greeting stretches”, ovvero l’insieme delle forme di comunicazione non verbale che i gatti usano per interagire con gli esseri umani.
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La maggior parte delle persone tende però ad attribuire a tutti i gatti lo stesso tipo di comportamento, descrivendo i felini domestici come animali indipendenti e spesso poco affettuosi anche se non sempre è così. Nonostante sia possibile riconoscere che è più comune nei gatti, rispetto ai cani, un atteggiamento di maggiore indipendenza nei confronti dei propri umani, naturalmente queste categorizzazioni non sempre sono corrette. Sono numerosi, infatti, i casi in cui i felini tendono a mostrare la loro tristezza per la lontananza dei proprietari e si mostrano particolarmente felici quando questi ritornano a casa. Proprio a dimostrare il suo affetto il gatto mette in atto una serie di comportamenti chiamati, come anticipato, “greeting stretches”. Si tratta di una serie di movimenti caratterizzati da uno stiramento del corpo che il felino compie quando si trova davanti agli umani.
Il significato che ha per il gatto stiracchiarsi
Questo comportamento del gatto coinvolge il muso, il collo e la colonna vertebrale, e solitamente si esegue in due fasi. Nella prima, il micio allunga le zampe anteriori e abbassa il corpo, mantenendo il posteriore sollevato. Nella seconda parte il felino esegue una leggera torsione della schiena.
Questo comportamento è spesso eseguito nei momenti di incontro o di contatto con l’umano di riferimento, come una sorta di benvenuto. Ciò vuol dire che quando un gatto si stiracchia con regolarità davanti ai pet mate vuol dire che si sente al sicuro e tranquillo nel suo ambiente.
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Nello stiracchiarsi, il felino esprime il suo benessere fisico ed emotivo. Il quattro zampe sta comunicando ai suoi umani che è ben disposto nei loro confronti e che desidera interagire con loro. Il gatto potrebbe volersi fare accarezzare o giocare o comunque passare del tempo con i pet mate.
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Uno dei linguaggi con cui i gatti comunicano tra loro e con gli esseri umani è quello delle fusa, che rappresentano una vera e propria forma di linguaggio dei felini domestici. Insieme allo strusciare il muso, le fusa indirizzate agli umani al rientro a casa sono un modo per marcare la propria territorialità.
Due suoni vocali molto utilizzati dai felini domestici sono il chattering e il chirping, alla base di un linguaggio legato all’attività primaria della caccia. Chattering e chirping sono vocalizzazioni emesse dai gatti in modo spontaneo, sulla cui funzione gli etologi hanno dedicato e stanno dedicando moltissimi studi. Non si tratta di una comunicazione rivolta agli esseri umani, ma un modo da parte del gatto di dialogare con il suo ambiente.
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Nonostante la forma di comunicazione sonora più comune nel gatto sia rappresentata dalle fusa, il chattering e il chirping sono due versi molto comuni, utilizzati dai felini domestici con molta probabilità per confondere la preda durante la caccia. Chattering e chirp sono due suoni importantissimi nei gatti, ma meno noti del miagolio. Legate all’ambito della caccia, queste due vocalizzazioni avvengono in sequenza e sono fondamentali per i gatti nei quali gli istinti naturali da cacciatori non sono sopiti. Al chirping segue il chattering, con il quale il gatto esprime la sua frustrazione per non essere riuscito a raggiungere una preda. (di Elisabetta Guglielmi)