Si chiama Coprofagia, molti animali la praticano ma se lo fa anche il tuo gatto è meglio farlo smettere!
Vedere il proprio gatto che mangia la cacca non è di certo una scena rassicurante, ma sapevate il perché di questo comportamento?
Per quanto alcune abitudini possano sembrare davvero disgustose per noi umani, per gli animali queste possono essere spesso normali ed una di queste è sicuramente la Coprofagia. Con il termine coprofagia si intende l’atto di ingerire escrementi propri o di altri animali e, seppur questa abitudine può generare la pelle d’oca, la verità è che in linea di massima non è pericolosa per l’animale, anche se il rischio di incorrere in qualche malattia a carico del sistema gastrointestinale non è poi così basso. Questa particolare condizione è comune nei cuccioli e questo avviene perché questi emulano le madri che molto spesso fanno lo stesso ingerendo i loro bisogni, tale fase viene però superata entro pochi mesi a meno che non vi sia dietro qualche altra problematica.
Coprofagia nel gatto: Potrebbe essere dovuta alla dieta particolarmente povere o ad altre carenze
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Esistono tante cause che possono portare il tuo gatto a mangiare i propri escrementi ed alcune di queste andrebbero certamente discusse con un veterinario. Un intestino infestato dai parassiti come la tenia è uno dei motivi più comuni, Un gatto in questa condizione, infatti, tenderà ad avere grosse carenze nutrizionali per via dei parassiti e sviluppare questo comportamento per cercare di limitare tali carenze.
Molto spesso sono i proprietari invece a promuovere involontariamente questo comportamento, magari cercando di addestrare il micio a far i bisogni fuori con un metodo sbagliato ma comune come quello di portare l’animale con il muso vicino le sue feci e sgridarlo. Un gatto sottoposto a tale trattamento potrebbe decidere di mangiare le feci per non essere sgridato, motivo per cui tale sistema è da considerarsi assolutamente sbagliato.
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Alcuni problemi psicologici potrebbero inoltre portare un gatto a tale manifestazione disgustosa. Stress, noia o depressione sono piuttosto comuni in questo animali, soprattutto se chiuso in appartamento e senza possibilità di sfogarsi e socializzare costantemente. Fornire un ambiente vario ed appagante quindi limiterà il problema in questo caso, rendendo la convivenza in casa più appagante per tutte le parti.
Per cercare di risolvere il problema ricorrere alle grida o alle punizioni di qualsiasi tipo non è efficace, o lo è solo in parte. Molti gatti imparano infatti ad astenersi da tale comportamento per evitare rimproveri ma solo in presenza del padrone. Per aiutare i proprietari che non riescono a tollerare tali atti del proprio micio esistono però diversi prodotti in commercio, questi prodotti altro non fanno che rendere molto sgradevoli le feci e così l’animale smetterà in pochissimo tempo di assaggiarle.
Parlare con il proprio veterinario quindi risolverà la situazione senza troppi problemi, ma ad ogni modo bisognerà scavare per capire le cause alla base di tale problema per far sì che il nostro animale sia felice ed appagato.