Hai un gatto educato o disobbediente, soprattutto quando non ci sei? Ecco alcune domande per capire come stanno le cose.
Molte persone non vogliono il gatto in casa oppure lo temono per la sua agilità e per la capacità di non ascoltare nessuno e fare quello che vuole quando vuole. In realtà non è proprio così e siamo circondati di esempi di gatti buonissimi e ubbidienti, oltre che molto affettuosi e coccoloni.
Dipende molto dalla personalità e dal carattere di ogni singolo gatto. Se hai un gatto in casa, sei sicuro che si comporti bene o hai un gatto disobbediente? A volte questo animale potrebbe essere molto furbo, comportarsi bene in tua presenza e appena non ci sei combinare un sacco di guai.
Un gatto impara di più quando è molto piccolo, ma non è escluso che possa farlo anche da adulto. Gli servirà soltanto più tempo. Il grado di educazione del tuo gatto a che punto è? Scopriamolo insieme qui di seguito.
Il tuo gatto è disobbediente? 5 domande per capire a che punto è la sua educazione
Diciamo come prima cosa che c’è da fare una distinzione: educare e addestrare non sono la stessa cosa. Educare significa dargli insegnamenti base per la vita domestica e la convivenza, mentre addestrare significa abituare il gatto a rispondere in un certo modo a precisi comandi sia vocali che non.
Detto questo, ecco quali sono le 5 domandi più importanti alle quali rispondere per valutare se si ha un gatto educato oppure no.
1. Ti ascolta quando lo chiami per nome?
La prima cosa che si fa quando si adotta un gatto o lo si trova per la strada è dargli un nome. È un’azione molto semplice, ma se per noi ha un valore, lo ha anche per il micio? Quando ti rivolgi al tuo gatto e lo chiami per nome, lui ti ascolta e ti segue? Per capire se è in grado di riconoscere il suo nome devi chiamarlo in un momento in cui è in giro per la casa, non quando è in un posto sicuro in cui gli piace stare, perché in questo caso potrebbe ignorarti di proposito.
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Se, però, sta vagando senza fare nulla di particolare e tu pronunci il suo nome e lui si gira verso di te e ti raggiunge significa che sa perfettamente come si chiama. Se non lo fa, ma risponde ad altri richiami, significa che non ha imparato il nome che gli hai dato.
2. Morde e graffia fuori dal momento di gioco?
Quando è piccolo un gatto morde e graffia di continuo e lo fa per giocare. Piano piano, crescendo, capisce la differenza tra quando è il momento di giocare e lasciarsi andare a qualche morso o graffio oppure se non è una sessione di gioco. Almeno, così dovresti insegnargli altrimenti ti ritroverai con un gatto che morde e graffia di continuo in ogni momento.
3. Usa il miagolio disperato?
La prima volta che un gatto miagola disperato, il pet mate sicuramente cede o lo accontenta. Questo è un errore, perché lui imparerà ad chiedere qualsiasi cosa con quello stratagemma e ad ottenerlo. Invece, occorre ignorarlo, oppure dirgli un secco e deciso “no” con voce alta.
4. Non fa i bisognini nella lettiera?
In genere, il gatto fa i bisogni dove c’è sabbia o terra. Ce l’ha nell’istinto e anche un gattino piccolo piccolo sa che deve fare così, quindi, andrà direttamente nella lettiera che hai preparato per lui. Potrebbe accadere, se vive solamente in casa, di avere un po’ di confusione, ma basta fargli capire dove è giusto fare i bisogni.
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Quando ci sei fa tutto in modo giusto e quando non ci sei ti lascia i bisogni per casa? In questo caso non è che non ha imparato a farli nella lettiera, è un modo per dirti che non vuole stare da solo ed è una sorta di dispetto.
5. Graffia i mobili della casa?
Se il gatto non riesce ad obbedire al fatto di non graffiare i mobili di casa, significa che c’è un problema con il tiragraffi. Questo oggetto è più comodo per lui e se non lo usa significa solamente che si trova in un posto della casa che non gli piace. Prova a spostarlo e ad usare lo spray all’erba gatta. Anche da adulto, un micio può perdere questa brutta abitudine.