Che cosa fare se un gatto ha dei punti neri? I veterinari e gli esperti spiegano che cosa bisogna assolutamente evitare per la salute del felino domestico.

I gatti, animali sociali, sono portati per loro natura a creare un legame di attaccamento con coloro che li nutrono e crescono. Come nella maggior parte degli animali sociali, la ricerca di un contatto fisico è abbastanza presente, ma ciò non dovrebbe mai portare gli esseri umani a pensare di poter infastidire gli animali. Ogni micio ha diritto di vedere rispettato il proprio spazio vitale, tenendo bene a mente che ogni comportamento nei confronti dell’animale avrà delle conseguenze. Se ad esempio si toccano i punti neri presenti sul muso del gatto, quest’ultimo potrebbe rimanere piuttosto sconcertato da tale gesto. Ma che cosa dicono gli esperti al riguardo?
Che cosa non fare quando il gatto ha dei punti neri sul muso: i consigli del veterinario
Sui social network sono sempre più diffusi filmati e post in cui esperti del comportamento canino e veterinari forniscono consigli per prendersi cura del proprio pet. Sul canale Instagram e Facebook (all’account @Luca Giansanti), un veterinario specializzata nella cura dei cani, Luca Giansanti diffonde quotidianamente brevi video in cui spiega come aiutare il cane a sentirsi meglio. In un post di recente pubblicazione, Giansanti ha fornito alcune risposte agli interrogativi degli utenti del web, come ad esempio che cosa accade se si toccano i punti neri dei gatti.

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Il veterinario in un reel su Facebook ha spiegato: “Mi avete chiesto se è un gioco che può stressare o creare danni al gatto“. Giansanti ha scritto che questo gesto non dovrebbe mai esser compito: “Premere i punti neri può irritare la pelle del gatto e causare infiammazioni più gravi. Questa attività può favorire la proliferazione batterica e portare a infezioni o ascessi. Inoltre può provocare dolore o fastidio al gatto che potrebbe iniziare a grattarsi“. Stando alle parole del veterinario, dunque e naturalmente, non si dovrebbero toccare i punti neri sul muso del gatto. Ma, per quale motivo, del resto, si dovrebbe infastidire in questo modo il proprio pet?

Non bisognerebbe mai dimenticare che gli animali domestici provano sentimenti ed emozioni proprio come gli esseri umani. Un cane o un gatto possono manifestare preoccupazione, felicità, tristezza o rabbia. Gli animali domestici esattamente come gli esseri umani sono in grado di serbare rancore, di arrabbiarsi, di offendersi e anche di vendicarsi per un torto subito. Spesso, infatti, i cani e i gatti tendono a mostrarsi offesi esattamente come fanno gli esseri umani. E di queste considerazioni bisogna tenerne conto quando si interagisce con il quattro zampe.

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Comprendere gli animali può essere molto difficile, così come difficile è sapere cosa passa nella loro mente. Anche quando sembra che i loro pensieri siano ovvi, in realtà non è così. Mentre i quattro zampe sono in grado di rendersi conto dello stato fisico e mentale dei loro pet mate, gli esseri umani non sempre si accorgono quando i loro quattro zampe si sentono male. (di Elisabetta Guglielmi)