Come gestire un gatto pauroso?

I gatti secondo gli studiosi non hanno un senso di paura in sé quanto invece provano una sorta di sentimento di ipervigilanza, nei riguardi di eventuali pericoli. Una condizione che porta alcuni esemplari ad essere più timorosi rispetto ad altri e vivono in un costante dualismo emotivo, passando dalla tranquillità all'inquietudine. E' piuttosto comune, a differenza dei cani, incontrare dei gatti diffidenti e paurosi nei riguardi dell'uomo. Anche se il gatto viene salvato, potrà continuare ad avere un comportamento timoroso e schivo, arrivando a nascondersi continuamente sotto ad un mobili fino a rifiutare il mangiare. A volte non si tratta di un senso di paura quanto invece l'atteggiamento del gatto può essere collegato alla timidezza. In questi casi, per far sentire al suo agio il proprio micio e aiutarlo a superare quella condizione ci sono alcuni accorgimenti che potrebbero essere intrapresi. clicca successiva MAI FORZARE UN GATTO La prima regola è senz'altro quella di non forzare un micio spaventato e pauroso. Il suo comportamento potrebbe derivare anche dal fatto che non abbia mai conosciuto il contatto con l'uomo. Per cui meglio evitare di spaventarlo ulteriormente. Per stabilire un primo contatto con l'animale, conviene lasciare a disposizione del micio una ciotola con crocchette e una per l'acqua. Il micio per fame e sete, finirà per uscire dalla sua tana e troverà il coraggio di scoprire il nuovo ambiente in cui si trova. clicca successiva DISPORRE LA LETTIERA VICINO AL NASCONDIGLIO Anche la lettiera, è fondamentale per un gatto che ama l'igiene. La soluzione migliore è quella di disporre la lettiera vicino al nascondiglio del gatto, in modo che impari ad utilizzarla, attratto dall'odore della sabbia. clicca successiva GIOCHI SPARSI PER LA CASA L'interazione con il gatto passa attraverso il gioco. Il gatto è un animale curioso che preserva un forte istinto predatorio. Per abituarlo potrebbe essere utile disporre nella casa alcuni giochi che il felino domestico potrà scoprire da solo: ad esempio delle palline attaccate ad una corda, un gioco con delle piume o dei topolini morbidi. Piano piano, tramite un filo, il proprietario del gatto potrà iniziare ad interagire con il gatto, facendolo uscire dal nascondiglio grazie al gioco. Progressivamente, anche nell'arco di diverse seduto di gioco, distraendo il gatto, sarà possibile farlo allontanare ogni giorno di più dalla sa tana, fino a quando non prenderà sicurezza nell'ambiente. Se il micio tende sempre a nascondersi, evitare di forzarlo. In questi casi, la pazienza avrà la meglio! Solo quando il gatto inizierà a prendere sicurezza e ad uscire volentieri per giocare, allora il proprietario potrà cercare il contattato fisico in modo graduale: l'animale dovrà essere rispettato e mai forzato. Per questo viene suggerito di aspettare che sia il gatto a prendere l'iniziativa. clicca successiva EVITARE MOVIMENTI BRUSCHI Approcciandosi al gatto timoroso è fondamentale evitare movimenti bruschi e gestire ogni postura. L'avvicinamento deve essere lento, con movimenti fluidi e non improvvisi. Rivolgendosi al gatto, è sempre meglio mettersi sulle ginocchia, in modo da non sovrastare ed invadere lo spazio del micio. Evitare di allungare tutto il corpo verso il gatto. Al massimo, si potrà dare la mano al gatto e aspettare che sia lui ad avvicinarsi. clicca successiva EVITARE APPARECCHI DOMESTICI Quando si accoglie un gatto timoroso, viene suggerito di evitare per i primi tempi, l'utilizzo di apparecchi domestici rumorosi che potrebbero spaventarlo ulteriormente, addirittura terrorizzarlo come l’aspirapolvere, il fono o un frullatore. Casomai,avere l'accortezza di chiudere la porta della stanza dove si nasconde il gatto, per attutire il rumore. Solo quando l'animale avrà preso fiducia con il nuovo ambiente, allora si potrà, anche in questo gradualmente, abituarlo ai rumori forti che fanno parte del quotidiano in una casa.

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