Quando il gatto vomita dopo i pasti le cause possono essere infinite. Vi spieghiamo le più diffuse con i migliori rimedi naturali e casalinghi per alleviare i suoi disturbi
Vi sarà capitato di notare che il vostro gatto vomita subito dopo i pasti. Una condizione abbastanza normale per un felino che può arrivare a rimettere sino a 3 volte al mese senza soffrire di alcuna patologia particolare. Tuttavia ci sono dei campanelli d’allarme che dobbiamo imparare a riconoscere e che chiedono l’intervento immediato di un veterinario di fiducia. Scopriamo insieme quali sono le cause più comuni e quali quelle che rappresentano un sintomo di una malattia più importante.
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Quando è rigurgito e quando è vomito
Quando il gatto rigurgita si pone in un’atteggiamento passivo. Abbassa la testa e senza alcuno sforzo espelle cibo non ancora digerito o più comunemente boli di pelo. Quest’ultimi possono essere ingeriti dal gatto durante la fase di auto-toilettatura. In generale se il gatto rigurgita boli di pelo non c’è da allarmarsi. Il cibo invece apparirà quasi identico alla sua forma originale, di solito assume una forma tubolare come quella dell’esofago e può essere ricoperto da muco e da saliva. In genere il gatto tenderà a mangiare nuovamente quello che rigurgita.
Il vomito invece lo vede assumere tutta una serie di comportamenti attivi. Noteremo la sua irrequietezza, la nausea pre-vomito che lo costringe ad iper salivazione e a passarsi la lingua sul muso. In genere allunga il collo, emette conati a ripetizione ed è scosso da contrazioni addominali.
Se il gatto vomita dopo i pasti: le cause più comuni
A volte le cause di un eccessivo vomito nel nostro felino sono le più banali. Potrebbe trattarsi di un comune problema di alimentazione. Magari abbiamo sostituito d’improvviso il mangime o la marca delle sue crocchette preferite ha di recente cambiato qualche ingrediente. Poteremmo così decidere di dare al via ad una speciale dieta leggera per il gatto in caso di vomito continuo.
Spesso invece il micio tende a essere troppo ingordo e rapido davanti alla sua ciotola. O ancora ha assunto troppa acqua o masticato troppa erba gatta o affini. La sua curiosità spesso poi lo spinge ad ingerire diversi materiali: pezzi di spago, fili di tappeto, frammenti spugnosi di giochi o altro. Per mantenere pulito il suo apparato digerente utilizza appunto il vomito per espellere l’eccesso di cibo e altri componenti.
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Vomito persistente, sintomo di patologie gravi
Le malattie più importanti che possono nascondersi dietro al continuo vomito felino possono riguardare lo stomaco o l’intestino. Si potrebbe trattare di un’ulcera allo stomaco o intestinale, gastrite, gastroenterite, ostruzioni intestinali o tumori. A volte questo sintomo così presente potrebbe dipendere da patologie che interessano altri organi. Come insufficienze epatiche o renali, pancreatite, malattie del fegato o disturbi ormonali.
Bisogna inoltre sempre tenere presente che il felino possa aver ingerito sostanze tossiche e nocive e che sia in corso un avvelenamento.
Se il gatto vomita dopo i pasti: rimedi naturali
Se avete accertato, dopo un’opportuna visita veterinaria, che il vostro felino non è affetto da patologie gravi e non mostra il decorso di un avvelenamento, potrete cercare di dargli sollievo. Vi sono ottimi rimedi casalinghi per curare il mal di stomaco nei felini. Potreste anche fare ricorso alle erbe officinali. Ultimamente infatti l’omeopatia viene considerata anche per i gatti.
Potete somministrare al vostro gatto direttamente in bocca con una siringa senza ago alcune gocce di infuso alla camomilla. Tiepida e non zuccherata aiuterà il gatto a rilassare le pareti dello stomaco. Sono consigliate anche la malva e il tiglio, che, se combinate insieme aiuteranno a far sì che l’addome teso e contratto si rilasci.
C.F