Sebbene sia un animale indipendente e autonomo, è importante capire quanti giorni possiamo lasciare il nostro gatto da solo a casa senza di noi.
A volte non possiamo proprio farne a meno: per lavoro o per altri motivi, può capitare di essere costretti a lasciare da solo in casa il nostro amato felino. Per quanto sappiamo che sarà in grado di cavarsela da solo, perché è un animale indipendente e a tratti solitario, c’è un limite ai giorni che potrà stare in totale solitudine. Ecco la risposta ai nostri dubbi e qualche utile consiglio per fargli vivere al meglio le nostre ore di assenza.
Nel caso dei cuccioli è fondamentale la vostra presenza: dopo lo svezzamento o l’allontanamento dalla madre, la vostra presenza sarà fondamentale per il gattino. Dopo i quattro mesi possiamo iniziare a lasciarlo solo per momenti via via sempre più lunghi.
Per quanto possa essere triste separarcene, farlo restare solo in casa è fondamentale per il carattere e l’autonomia del nostro gattino. Imparerà in questo modo a badare a sé stesso e a rendersi più autonomo da noi. Inoltre non sottovalutiamo il fatto che, specialmente in una casa sempre affollata, la solitudine gli consentirà di godersi relax e tranquillità.
Naturalmente ogni felino è una storia a sé: non tutti sono uguali e reagiscono allo stesso modo alla solitudine. Può capitare che il gatto sia nervoso oppure può assumere atteggiamenti insoliti e dispettosi, come ad esempio non usare bene la lettiera, oppure viverla benissimo e senza grossi drammi. Insomma se dovessimo accorgerci che il nostro gatto soffre troppo per la nostra assenza, sarà una buona idea chiedere consiglio al nostro veterinario.
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Naturalmente molto dipende dall’età dell’animale e da come è stato abituato. In ogni caso i veterinari consigliano di lasciare i gatti da soli e senza alcun tipo di sorveglianza-assistenza, per un massimo di due giorni. Un gatto giovane e forte non avrà le stesse esigenze di uno anziano: ma ecco nel dettagli quanto tempo può rimanere solo il felino.
Un gatto piccolo, non cucciolo, può restare solo anche un’intera giornata. E’ importante che resti solo anche per acquisire sicurezza e autonomia, doti che gli consentiranno di vivere meglio le ore di assenza quando sarà più adulto.
Se siamo stati bravi ad abituarlo fin da giovane il gatto adulto non vivrà male la nostra assenza. Ciò non vuol dire lasciarlo solo senza fargli neppure una visita: se sappiamo di dover mancare per più di due giorni, sarà opportuno chiedere a un amico o un vicino di casa di dargli un’occhiata una volta al giorno o al massimo ogni due giorni.
Esattamente come i cuccioli, un gatto anziano ha più bisogno di assistenza. Quando siamo costretti a stare fuori diversi giorni, l’ideale sarebbe chiedere ad una persona di fiducia di trasferirsi in casa nostra o, al massimo, fargli due visite al giorno.
Se proprio non potete fare a meno di lasciarlo solo per qualche ora, è importante che in casa non vi siano potenziali pericoli. Nascondiamo tutto ciò che può arrecargli danno e predisponiamo tutto in modo da fargli sentire il meno possibile la nostra assenza. Di seguito alcune dritte fondamentali su come predisporre la casa quando non ci siamo.
Quando siamo costretti a partire e stare fuori è importante che il nostro gatto, animale estremamente abitudinario, non cambi la sua routine. Tutto deve essere predisposto in modo che non soffra i bisogni primari, e anche la solitudine che prima o poi potrebbe iniziare a farsi sentire.
Fondamentale che le ciotole dell’acqua e della pappa siano sempre piene. E se una sola ciotola non dovesse bastare meglio metterne qualcuna in più sparse per casa. Evitiamo di inaugurare nuovi accessori per gatti durante la nostra assenza. Una ciotola più grande ad esempio, diversa da quelle cui è abituato, potrebbe non essere ‘riconosciuta’ dal gatto come sua: quindi meglio tanti contenitori colmi di acqua e cibo.
In commercio ormai è facile trovare dei distributori di cibo rompi-capo che il gatto stesso potrà azionare quando ha fame e vuole mangiare. Ciò consente anche di non sprecare cibo, in quanto la pappa sarà fornita all’occorrenza e non rimarrà per ore depositata nella sua ciotola.
Il gatto deve sentirsi libero di muoversi e uscire da una stanza all’altra: in caso contrario potrebbe vivere la casa come una gabbia da cui non può uscire. A maggior ragione se si ha a disposizione un giardino o uno spazio aperto, lasciamolo libero di uscire e godersi l’aria aperta.
Passatempi e oggetti su cui potersi limare le unghie saranno ben accetti dal nostro felino. Magari può essere una buona idea regalargli qualche giochino diverso dal solito: in commercio vi sono alcuni passatempi rompi-capo che nascondono al loro interno un premio. Il nostro gatto passerà più tempo impegnato nel cercare di tirare fuori la sorpresa e il tempo passerà più velocemente.
Per evitare di trovare mobili e divani graffiati inoltre, mettiamogli a disposizione dei tira-graffi in punti ben accessibili della casa. Articoli di questo genere sono ormai ovunque: perfino il colosso svedese Ikea ha dedicato una sezione ai nostri animali domestici.
Chiedere al vicino di casa o un caro amico di far visita al nostro gatto non è una cattiva idea. E’ importante che il gatto lo conosca e non sia la prima volta che lo vede, poiché potrebbe giustamente scambiarlo per un malintenzionato.
F.C.
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