Gatto smarrito: cosa fare e i consigli per ritrovarlo

Gatto smarrito: cosa fare e i consigli per ritrovarlo

Dai volantini per strada ai social network: ecco alcuni trucchi da mettere in pratica quando non riesci a ritrovare il gatto.

gatto scomparso
Come cercare un gatto scomparso (Foto fonte iStock)

Se hai un gatto e hai notato che tende a scappare puoi prevenire eventuali episodi di smarrimento mediante l’utilizzo di dispositivi come microchip o GPS per gatti. Ma se sei capitato qui, a leggere questo articolo, forse è ormai troppo tardi perché Micio si è già perso. Cosa fare? Come agire per ritrovare il tuo amato amico a quattro zampe? Di seguito alcuni consigli pratici; ma non disperare e non farti prendere dallo sconforto, questi felini sono intelligenti e si adattano facilmente per sopravvivere anche fuori casa.

Come agire in caso di gatto smarrito

gatto smarrito
Il gatto smarrito: cosa c’è da sapere (Foto fonte Pixabay)

Prima di allarmarti e scegliere una o più soluzioni di quelle proposte fermati e rifletti. Forse Micio si è nascosto o si è allontanato inseguendo un uccellino o per incontrare un gatto del sesso opposto nel periodo del calore quindi:

  • controlla tutti i possibili nascondigli casalinghi, forse non è scappato ma si è semplicemente rintanato e sta dormendo in un posto inusuale;
  • tieni aperte le finestre e le porte per permettergli di rientrare in qualsiasi momento;
  • richiama la sua attenzione come fai di solito: usa i nomignoli, eventuali fischi e scuoti la scatola delle sue crocchette preferite.

Se è trascorso un tempo ragionevole, ti sei accertato che non è in casa e Micio non ha fatto ritorno dovrai cominciare a cercarlo in un raggio più ampio. Fai un giro del quartiere (magari in bici, mezzo che ti consente di muoverti più velocemente e di guardare per bene strade, giardini e parchi), richiama il gatto col suo nome e con i suoi amati snack. Ricorda che se non è abituato a stare in giro potrebbe aver paura e potrebbe essersi nascosto sotto un’automobile o in qualche rifugio di fortuna.

L’utilizzo dei social network

In una società super connessa i social network possono essere uno spiraglio: posta un annuncio con la foto del gatto, il suo nome e la descrizione di eventuali segni particolari. Lancia l’appello sulla tua bacheca Facebook, nei gruppi di quartiere o nei gruppi del paese/città in cui vivi, sulle pagine di animali persi o associazioni animaliste. Chiedi aiuto anche al gruppo whatsapp del condominio, se esiste. Ricorri anche a Twitter, Instagram o altre reti social chiedendo la massima diffusione del tuo “grido” d’aiuto.

Cartelli per le strade del quartiere

I social non bastano (spesso non raggiungono gente al di fuori della tua cerchia di amicizie e molte persone non li usano affatto) quindi il classico e vecchio cartello in giro per le strade limitrofe alla tua abitazione è il modo più efficace per arrivare a più persone.

Il cartello deve contenere necessariamente: la fotografia del gatto, il nome, una piccola descrizione di Micio, elementi della scomparsa (giorno, ora e luogo dell’ultimo avvistamento) il nome e i contatti del padrone (numero di cellulare, email), una seppur minima ricompensa.

Posiziona in cartelli per le strade del quartiere e anche nei luoghi più affollati per assicurarti che venga letto da quante più persone possibili (bar, ristoranti, scuole, studi medici e veterinari, uffici postali, banche, parchi, giardini pubblici).

Contatta le associazioni per animali e i veterinari più vicini a te

gatto smarrito
L’importanza del veterinario in caso di gatto smarrito (Foto fonte Pixabay)

 

Cerca le associazioni per animali della tua zona e racconta l’accaduto. Dovrai fornire loro i dati del felino (età, colore, segni particolari, razza, sesso, numero del microchip), ma se dopo qualche giorno continui a non avere notizie recati personalmente nelle loro sedi. A volte ricevono e gestiscono talmente tante richieste che potrebbero non richiamarti.

Anche rivolgersi ai veterinari della zona potrebbe essere una strategia vincente. Se il gatto ha avuto un incidente o stava poco bene può essere che sia stato portato, da una persona dall’animo buono, a un veterinario per le cure necessarie.

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