Il gatto si arrabbia se gli tocchi la coda? Una reazione inaspettata ma motivata. Vediamo quali sono le ragioni del suo comportamento.
Ogni padrone adora essere affettuoso con il proprio micio domestico. Non è facile resistere alla tentazione di coccolare di continuo il tenero peloso che ci fa compagnia ogni giorno. Questo affascinante animale, però, può riservarci delle risposte ambigue e stupirci con il suo comportamento. Vediamo, ad esempio, come mai il gatto si arrabbia se gli tocchi la coda.
Stando accanto al nostro micio, tendiamo ad accarezzarlo ovunque, anche sulla coda. Appena le mani si posano lì, ecco che il peloso reagisce male. Ma perché accade questo? Scopriamolo.
In compagnia del felino, dimentichiamo, spesso, che si tratta di un animale unico, autonomo e che ama seguire il suo istinto.
Anche quando ci avviciniamo a lui, il micio può avere delle reazioni curiose in base al nostro comportamento.
Ci sono delle cose che al gatto non piacciono e, alcune di esse, hanno a che fare con l’approccio del suo padrone.
Durante le coccole con micio, infatti, può capitare di accarezzargli la coda, un gesto che non viene mai apprezzato e che, anzi, può innervosire molto il peloso domestico.
Dobbiamo sapere che la coda del gatto è una parte molto sensibile del suo corpo ed ha anche tante funzioni. Precisiamo, micio adora essere accarezzato, ma in altre zone.
Per noi è quasi istintivo toccare la coda al felino, vedendola spesso alzata o che lo avvolge con delicatezza. Eppure, se si prova a farlo, micio perde le staffe e scappa via.
La coda del gatto ha il potere di fargli mantenere l’equilibrio e i movimenti incredibili che fa in ogni situazione sono permessi dai nervi e i muscoli in essa.
Il gatto si arrabbia se gli tocchi la coda proprio perché si impediscono quei movimenti naturali che lo aiutano a vivere bene e in ogni contesto, soprattutto se deve fuggire.
Essendo la parte più importante del peloso, andrebbe trattata con delicatezza e protetta. Strumento principale del suo equilibrio, la coda del gatto parla, è uno mezzo di comunicazione.
Osservando la coda del micio, infatti, è possibile capire quali sono i bisogni, in base al contesto e considerando altri segnali.
Il felino comunica con i suoi simili attraverso la coda, punto di incontro che può sentire molto dolore se maltrattata e compromettere le capacità dell’animale.
Dal punto di vista sociale, è importantissimo per il micio poter parlare agli altri felini e questo non può più avvenire se la sua coda è ferita o se il gatto ha la coda rotta.
Potrebbe interessarti anche: Fasciare la coda al gatto: quando e come medicarla in modo corretto
Dopo aver fatto un’introduzione in cui abbiamo spiegato i motivi per cui il micio si arrabbia per questo gesto, ci si domanda se sia giusto o no toccare la sua coda. Ecco la nostra risposta definitiva.
Come abbiamo visto, il gatto è particolarmente legato alla sua coda, custodita attentamene in ogni ora della sua lunga giornata.
Dopo aver letto le motivazioni che fanno nascere in lui un certo nervosismo in seguito alle carezze sulla sua coda, la risposta riguardo la possibilità di toccarla o meno è per forza negativa.
Biologicamente essenziale per questo animale, la sua coda non va trattata con superficialità e disattenzione. Con ciò non si vuole dire che tutti i mici possono reagire male al nostro gesto.
Dipende anche dai modi. Se cominciamo ad accarezzarlo partendo dalla schiena per poi scivolare sulla coda, questo potrà essere più piacevole per il felino.
Ogni micio è diverso e unico allo stesso tempo. Conoscendo bene il carattere del proprio peloso, sarà possibile capire il suo livello di fiducia verso il padrone e il grado di sensibilità.
Infine, toccare la coda di un gatto sconosciuto è assolutamente sconsigliato, in quanto può sentirsi minacciato o in pericolo, e farà di tutto per proteggerla. Solo col tempo e in un ambiente in cui si sente a suo agio, micio può permettere un gesto simile.
Una delle piaghe più sconvolgenti che ci affliggono e non ci fanno riposare bene sono…
Le piante natalizie pericolose per gli animali domestici: come proteggere i tuoi amici a quattro…
La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera.…