Quando il gatto sbava quali possono essere le circostanze che causano questo problema? Ecco i rimedi utili per aiutare il nostro micio.
Generalmente i gatti non sbavano, ma possono perdere saliva in alcune circostanze. Il problema è sotto controllo fino a quando si tratta di una leggera ipersalivazione: se questa aumenta è necessario chiamare il veterinario perché è possibile che vi sia un problema di salute. Ecco quali sono le malattie che hanno tra i sintomi principali la ipersalivazione e in che modo aiutare il nostro micio a non perdere saliva dalla bocca.
Se il tuo gatto soffre di ipersalivazione non bisogna farne un dramma, almeno fino a quando la quantità di saliva non è così eccessiva da essere preoccupante. Quando sono particolarmente emozionati oppure molto stressati i gatti possono sbavare: un padrone che conosce perfettamente il suo micio naturalmente sa anche se è abituato a sbavare oppure no. E’ importante notare i sintomi correlati: infatti se la ipersalivazione si accompagna ad alcune abitudini insolite (come l’inappetenza ad esempio) è il caso di allertare l’esperto. Quindi se per i cani è normale sbavare, i nostri gatti lo fanno solo in determinate circostanze.
Se il tuo gatto è diverso dal solito e si comporta in maniera del tutto insolita, perché magari è sempre stanco, vuole dormire e non ha voglia di mangiare o giocare, forse c’è qualcosa che non va. In questo caso contattare il veterinario di fiducia è la soluzione migliore. L’esperto infatti procederà con un esame orale per verificare la presenza di infezioni o di eventuali lesioni all’interno della bocca. Poi passerà alla visita generale del corpo, magari servendosi di radiografia con contrasto o una endoscopia per visualizzare un blocco intestinale.
Se alla base di questo problema vi è una patologia allora è bene capire quali possono essere le cause. Naturalmente fornire al veterinario più elementi possibile per ricostruire gli ultimi giorni del gatto prima della visita, lo aiuterà ad individuare un eventuale problema di salute del felino. Ecco dunque quali sono le malattie che possono inficiare il benessere del nostro amico a quattro zampe e causargli, tra i sintomi, anche la ipersalivazione.
La FORL (la malattia dentale causata dal riassorbimento odonto-clastico) provoca dolore alle gengive e ai denti, causando una eccessiva salivazione. Uno dei segnali è una tipica striscia rossa sulla gengiva del gatto: attenzione al tartaro che può nascondere questa lesione. Se ha dolore ai denti, il gatto sarà meno stimolato a mangiare, quindi inappetenza, e avrà un alito cattivo. La costante inappetenza provoca facilmente la perdita di peso.
L’insufficienza renale è un problema piuttosto frequente nei gatti e può svilupparsi sia in forma cronica sia acuta. La prima infatti comporta perdita di peso, disidratazione e aumento della sete, minzione ovvero fuoriuscita incontrollata di urina, alitosi e ipersalivazione. Se il livello di azoto ureico e creatinina (che dovrebbero essere smaltiti dal rene) si accumulano nel sangue si verificano ulcere uremiche sia in bocca, sia nell’esofago sia nello stomaco. Essendo una patologia piuttosto grave, così come le patologie del fegato, il veterinario deve subito prendere provvedimenti.
Quando il gatto ingerisce veleni corrosivi, dovuti all’ingerimento di farmaci o sostanze chimiche, spesso il fegato non li metabolizza (processo detto di glucuronidazione). Anche alcuni detersivi per la pulizia della casa contengono questi veleni, che sono irritanti sia per i cani sia per i gatti, con un alto effetto corrosivo. Quando il gatto lecca questa sostanze, possono svilupparsi ustioni nella bocca ma anche nell’esofago e nello stomaco. Queste a infiammazione provoca salivazione eccessiva.
In questo caso la cosa migliore da fare è cercare di sciacquare la bocca con dell’acqua fresca e magari invogliarlo a ingerire liquidi come del brodo o del latte per liberare il canale esofageo e diluire le sostanze corrosive. Poi naturalmente contattare il veterinario.
Un accenno a parte merita l’avvelenamento da vegetali, che contengono cristalli di ossalato di calcio insolubile: questi causano un intenso bruciore alla bocca. Se il gatto viene in contatto con queste piante e ne mangia può avvelenarsi e provocarsi una intensa salivazione. Solo in caso di vomito e inappetenza è il caso di contattare il veterinario.
Quando il gatto esce fuori casa i pericoli della strada sono sempre in agguato: auto, traffico, incontri con altri cani etc, e possono verificarsi traumi o incidenti che inficiano sulla sua salute. Se si verificano danni alla mandibola a causa di un trauma, i gatti possono soffrire di ipersalivazione e sbavare proprio per la impossibilità di chiudere la bocca. Una radiografia e un esame completo del veterinario possono diagnosticare il problema e iniziare a risolverlo.
Alcuni corpi estranei, soprattutto se appuntiti, possono graffiare la lingua, il palato e la gola: questo provoca dolore acuto e anche salivazione abbondante poiché il gatto sarà impossibilitato a chiudere la bocca. Una radiografia e una visita totale possono individuare l’oggetto ed eventualmente rimuoverlo.
Le razze di gatti bianchi sono generalmente le più soggette a tumori maligni a cellule squamose, a causa della mancanza di pigmentazione. Questo tipo di cancro può colpire occhi, bocca e orecchie e tra i suoi sintomi vi è anche una ipersalivazione. Se notiamo altri segnali d’allarme come alitosi, inappetenza, problemi di masticazione, dimagrimento eccessivo e difficoltà a chiudere la bocca, è bene consultare immediatamente il parere veterinario.
Le razze feline dal muso piatto come il persiano, possono soffrire facilmente di colpo di calore. esso può verificarsi per prolungata esposizione al sole, disidratazione e mancanza di ombra. In estate o durante il primo sole primaverile mettiamogli sempre a disposizione acqua fresca e un giaciglio all’ombra per scongiurare questo pericolo.
I gatti non amano viaggiare e questo evento potrebbe stressarli non poco. Oltre al nervosismo e alla nausea, i gatti potrebbero soffrire di ipersalivazione respirare male. Vi sono alcuni trucchi per viaggiare serenamente col proprio gatto, in primis la scelta del trasportino e alcuni accorgimenti durante il viaggio.
Se il gatto vive con altri animali domestici ha maggiore possibilità di sviluppare raffreddori e infezioni al naso e alla gola. Uno dei sintomi, oltre all’asma e alla difficoltà a respirare correttamente, è la ipersalivazione. Chiediamo consiglio al veterinario prima di procedere con rischiosi metodi fai-da-te.
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F.C.
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