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Gatti

Gatto rosso: curiosità e caratteristiche dei mici dal manto fulvo

Il gatto rosso è davvero raro da vedere rispetto a quello bianco o nero che notiamo spesso in giro. Come mai? Scopriremo insieme il perché.

Gatto rosso caratteristiche e curiosità ( Pixabay )

Raramente capita di notare in giro un micio rosso, ma perché? Scopriamo tutto sul carattere dei mici dal manto fulvo, esplorando l’universo felino di questi quattro zampe, ricco di curiosità e informazioni differenti.

Quando il colore del pelo è una questione gentica

Incredibile ma vero: è scientificamente provato che il fatto che il gatto abbia il pelo rosso sia una caratteristica assolutamente genetica.

(Foto AdobeStock)

Infatti nei gatti il colore rosso (arancione o color crema) è stabilito dal gene Orange, un gene in grado di trasformare il pigmento nero del gatto in pigmento rosso/arancione o crema.

Questa rarità legata alla genetica fa si che la proporzione tra gatti rossi maschi e quelle femmine sia di 9 a 1 (dati scientifici).

Scopriamo nel prossimo paragrafo il perché di questa proporzione e le caratteristiche che rendono questa specie di gatto davvero unica.

I gatti rossi maschi sono più dei gatti rossi femmine: ecco perché

Come abbiamo specificato prima, il fattore che determina il colore rosso nel gatto è il gene Orange.

Fonte foto Pixabay

Esiste un gene Orange (O) dominante e uno recessivo. Questo gene può essere trasmesso solo da una gatta femmina.

Il micio maschio può avere solo un gene Orange che può essere dominante, in questo caso il gatto sarà di colore rosso.

Nel caso in cui il gene O è recessivo il gatto assume qualsiasi altro colore (gatto bianco, gatto nero, ecc.).

Il micio maschio può essere rosso solo quando la madre ha il gene O dominante, questo accade in due soli casi:

  • Quando la madre è rossa
  • Quando la madre è tricolore (solo se il gene trasmesso è dominante)

La gatta femmina invece può ricevere in eredità il gene O da entrambi i genitori. In tal caso può avere i geni :

  • Entrambi dominanti: quindi la gatta sarà 100% rossa.
  • Entrambi recessivi: in tal caso la gatta avrà sicuramente un altro colore.
  • Uno dominante e uno recessivo: in questa circostanza il gene dominante e il gene recessivo si mescolano e la gatta potrebbe essere rossa o tricolore.

La gatta nasce rossa quando sia padre che madre sono portatori del gene O. Per questo motivo esistono più gatti maschi rossi che femmina.

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Che carattere ha il gatto rosso?

Il colore rosso di solito sta ad indicare la passione. Sarà cosi anche per il gatto?

(fonte Pixabay)

Ebbene sì, il micio rosso ha proprio questa caratteristica e tante altre.

È passionale, infatti il gatto maschio rosso è un vero seduttore con le femmine e il suo bel pelo lo rende affascinante e magnifico.

Oltre ad essere passionale il micio rosso è molto energetico e a volte è davvero una piccola peste ed è abbastanza vivace.

Il gatto rosso è un’animale molto curioso, affettuoso con il proprio padrone e un po’ aggressivo nei confronti degli estranei.

Ama coccolarsi corpo a corpo con il proprio padrone ed è molto protettivo nei suoi confronti, a volte anche possessivo.

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Mici famosi dal mantello rosso

Nonostante il gatto rosso sia meno diffuso rispetto ai felini avvolti da pellicce di colori diversi, non pochi mici con il manto di questa tonalità hanno raggiunto fama e notorietà in tutto il mondo.

(Foto Fb)

Curiosi di scoprire di quali si tratta? Come non citare, in primis, il mitico Garfield?!

Si tratta del micio pigro, indisponente e ghiotto che vive insieme al suo padrone Jon Arbuckle e al cane Odie, protagonista dell’omonimo fumetto di Jim Davis.

Tra i gatti rossi più celebri non può mancare il micio di “Colazione da Tiffany”, che Audrey Hepburn chiama semplicemente “gatto” o “povera creatura senza nome”.

Il vero appellativo dell’attore felino? Naturalmente era riferito al colore della sua pelliccia: Orangey.

In questo elenco, inoltre, rientra a pieno titolo il compianto Bob, protagonista del commovente libro “A spasso con Bob”, da cui è stato tratto anche un bellissimo film.

La sua storia fa riferimento ad una vicenda davvero accaduta. Infine, c’è anche Dewey, protagonista del romanzo “Io e Dewey”.

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