Portare il gatto al ristorante: è sempre possibile o può essere vietato dal ristoratore? Scopriamo insieme che cosa stabilisce la legge.
È bello condividere con i nostri amici a quattro zampe i vari momenti che scandiscono i ritmi di una giornata ordinaria. Ma, al di fuori delle quattro mura di casa è tutta un’altra storia, soprattutto con un gatto, animale particolarmente a disagio al di fuori del proprio territorio. Abituarli fin da cuccioli a nuove esperienze può essere una soluzione; ma occorre fare i conti anche con i vari divieti di ingresso nei luoghi aperti al pubblico. Ecco cosa sapere sull’argomento.
Luoghi pubblici e luoghi aperti al pubblico
Di primo acchito potrebbe non sembrare un argomento correlato alla domanda cui vogliamo rispondere, eppure la risposta si cela proprio nella differenza tra luogo pubblico e luogo privato.
Il nocciolo della questione, infatti, sta nel classificare il ristorante nella categoria corretta. D’altronde, spesso, c’è confusione nel distinguere tra luogo pubblico e luogo aperto al pubblico. Il primo è un luogo appartenente al demanio dello Stato (si pensi alla piazza di una città).
E come tale, salvo limitazioni dettate da ragioni di carattere eccezionale, è sempre accessibile da chiunque; anche con il proprio animale d’affezione, purché nel rispetto delle norme che assicurino la corretta custodia del medesimo.
È noto, d’altronde, che il cane deve essere sempre portato a guinzaglio (di lunghezza non superiore a 1,5 metri) e con la museruola a portata di tasca, per fargliela indossare laddove si rendesse necessario.
Ma sul gatto (e le altre specie animali) la legge è sempre stata piuttosto pigra, lasciando un vuoto normativo che gli enti locali possono colmare; sempre che questo accada.
La situazione, pertanto, va valutata caso per caso e a seconda del luogo in cui ci si trova: il Regolamento comunale sulla tutela degli animali di Roma, ad esempio, vieta di far indossare il guinzaglio al gatto.
Il luogo aperto al pubblico, invece, è un luogo privato, nel quale il pubblico può accedere nel rispetto delle condizioni imposte dal proprietario. L’esempio classico è quello cinema, al quale si accede pagando il relativo biglietto.
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Gatto al ristorante: divieto o libero ingresso?
Il ristorante, pertanto, è un luogo aperto al pubblico. Pertanto gli animali potranno accedervi esclusivamente laddove sia il ristoratore a stabilirlo, che, nell’ipotesi di diniego, avrà il solo onere di renderlo conoscibile al pubblico, apponendo il relativo avviso all’ingresso.
Anche laddove il proprietario non vietasse l’accesso, andrebbero comunque rispettate la norma di custodia dell’animale che valgono anche nei luoghi pubblici. Pertanto, tuttavia, ci troveremmo ancora di fronte al dilemma già affrontato: come custodire il gatto in un ristorante?
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Il problema sorge dall’assenza di una disciplina nazionale sull’argomento. Pertanto vanno valutate le fonti degli enti locali: ad esempio, come già esposto, a Roma non è consentito portare il gatto al guinzaglio. In ipotesi del genere non resterebbe che il trasportino come unica soluzione.