Il gatto perde i baffi: tutte le cause e cosa fare quando cadono

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By Francesca Ciardiello

Gatti

I baffi del micio sono molto più di un elemento decorativo: ecco cosa fare quando un gatto perde i baffi e quando è il caso di preoccuparsi.

Il gatto perde i baffi
Il gatto perde i baffi: cause e cosa fare (Foto Pixabay)

I tratti caratteristici del nostro gatto, un posto speciale è sicuramente occupato dai suoi baffi. Questi fili lunghi e appuntiti che circondano il suo muso tenero non hanno una funzione solo puramente estetica. Talvolta si comportano come dei veri e propri ‘radar’ per l’ambiente esterno: infatti, come spesso accade, gli animali possono sorprenderci con le loro capacità di capire il mondo che li circonda. Ecco quali sono le funzioni dei baffi del gatto, perché gli sono così utili e cosa fare se il gatto perde i baffi.

Baffi del gatto: caratteristiche generali

Bocca aperta
Micio con la bocca aperta (Foto Pixabay)

Le vibrisse del gatto, o più comunemente conosciuti come ‘baffi’, sono quei peli lunghi ed appuntiti che spuntano sulle guance e circondano il muso del nostro micio (Leggi qui: Baffi dei gatti: a cosa servono e perché non bisogna tagliarli). Sebbene siano così particolari per il suo viso, non hanno solo la funzione di renderlo più elegante e delicato. Sono importanti non solo per la comunicazione del gatto con i suoi simili, ma si comportano come una vera e propria ‘finestra’ sul mondo esterno.

Il numero dei baffi è di 24, 12 su ciascuna guancia, sebbene alcuni gatti possono averne anche di più. Questi fili di pelo si dispongono su quattro file orizzontali, ben distanziate tra di loro in modo da non aggrovigliarsi. Questo distacco tra le file si nota anche nella loro funzionalità: le due superiori si muovono indipendenti da quelle inferiori. Ma a differenza dei peli umani le vibrisse hanno radici profonde, collegate direttamente agli stimoli nervosi del felino. In questo modo infatti trasmettono meglio gli impulsi nervosi grazie alle loro terminazioni e sono ‘nutriti’ dai vasi sanguigni. Quindi non pensiamo che siano degli elementi estetici da accorciare o tagliare a nostro piacimento.

A cosa servono le vibrisse

Gatto che dorme
Gatto che dorme (Foto Pixabay)

Assodato che non servono solo a rendere più bello e particolare il gatto, vediamo quali sono le funzioni dei baffi del gatto e in che modo se ne serve il micio. Sappiamo che, a differenza di quelli umani, i sensi del gatto sono assolutamente più potenti rispetto ai nostri: basti pensare all’udito del gatto, alla vista e all’olfatto del gatto. Anche in questo caso i baffi del felino sono assolutamente più ‘utili’ di quelli umani poiché servono a raccogliere informazioni sul mondo esterno.

Grazie alle vibrisse il micio sa qual è la temperatura esterna, avverte i movimenti dell’aria e delle prede che potrebbero essere in agguato, percepisce la distanza dagli oggetti. Facciamo un esempio: un gatto si avvicina alla ciotola del latte e vi immerge dentro la zampa anziché il muso. Il più delle volte questo sta ad indicare una difficoltà nel mangiare poiché i baffi vanno ad urtare i bordi della ciotola, che quindi dovrà essere cambiata per consentirgli di fare la pappa più comodamente.

Attraverso delle vibrazioni le vibrisse feline inviano dei messaggi alle terminazioni nervose: queste serviranno loro per percepire la distanza, la forma e la dimensione degli oggetti che li circondano. Infatti prima ancora che la zampa o il muso riesca a toccare un elemento i baffi del micio avranno già rilevato la sua presenza. Ma essi non ‘funzionano’ solo con gli oggetti esterni, ma anche con i movimenti dell’aria che ovviamente non si possono toccare. Addirittura le vibrisse riescono a calcolare l’umidità nell’aria attraverso delle micro-vibrazioni che vanno a toccare i baffi e, attraverso essi, arrivano alle terminazioni nervose fornendo al cervello preziose e utili informazioni. Sono anche utilizzati come strumento di caccia: infatti non solo servono al micio per percepire il pericolo, ma anche per avvertire la presenza di una preda da cacciare. Danno informazioni non solo su dove si trova ma anche sulla sua forma e sui suoi movimenti.

Il gatto perde i baffi: cosa vuol dire

Sphynx
Sphynx (Foto Pixabay)

Data la loro funzione così importante è lecito chiedersi se è il caso di preoccuparsi se il gatto li perde. Oltretutto è davvero difficile immaginare un felino senza i suoi caratteristici baffi. Non dobbiamo mai pensare di tagliarli perché potremmo di certo creare dei seri problemi al felino e alla sua capacità di comunicazione. Un caso eccezionale è rappresentato da alcune razze, come ad esempio lo Sphynx, che non ha neppure un pelo, tanto meno un baffo, sul suo corpo.

Se ci capita di trovare a terra le vibrisse del nostro micio non è certo il caso di farne una tragedia! Se la perdita del pelo durante la muta è un fenomeno del tutto normale e prevedibile, accade lo stesso per i baffi del micio. Quando è il caso di preoccuparsi? Quando ne perde troppi in poco tempo. Meglio andare a fondo per scoprirne le cause ed eventualmente porvi rimedio.

Cause e rimedi alla caduta dei baffi

Il gatto perde i baffi
Il gatto perde i baffi: ecco cosa fare (Foto Pixabay)

Tra le cause che possono causare la caduta dei baffi del gatto vi sono eventi traumatici ma anche delle cause patologiche. La perdita totale dei baffi deve destare preoccupazione nel padrone poiché non si tratta di peli ce ricresceranno, soprattutto se alla base vi è un motivo di salute. Vediamo quali sono le possibili cause della perdita dei baffi e come rimediare.

  • Trauma: spesso nelle zuffe tra gatti può capitare che si strappino i baffi a vicenda. E’ proprio durante la lotta che con le zampe i due contendenti possono danneggiarsi il muso a vicenda e perdere le vibrisse perché il muso ne viene danneggiato. La frequenza delle lotte con i suoi simili può anche essere dovuta all’aggressività del gatto (Leggi qui: Gatto aggressivo: comportamento, cause e rimedi): chiediamo consiglio al veterinario per un’eventuale cura ormonale o per la sterilizzazione. Inoltre è importante che lo spazio esterno per i gatti sia in grado di evitare incursioni esterne da parte di altri felini, magari randagi, che potrebbero attaccarlo.
  • Parassiti: i pidocchi possono non solo infiammare la pelle sottostante ma anche indebolire la radice del pelo, provocandone la caduta (Leggi qui: I parassiti del gatto: quali sono, sintomi, rimedi e rischi per l’uomo). Naturalmente le zone interessate possono comprendere anche il muso del micio.
  • Infezioni: sia che si tratti di infezioni micotiche come la tigna, sia causate da batteri, i baffi del gatto possono cadere. Facciamoci consigliare dal nostro veterinario sul da farsi e soprattutto provvediamo a prevenire queste infezioni con opportune vaccinazioni.
  • Malattie cutanee: sia che si tratti di alopecia, sia nel caso di acne felina o di dermatite nel gatto, la perdita del pelo è piuttosto frequente.
  • Disturbi ormonali: nel caso dell’ipertiroidismo, lo sconvolgimento del livello ormonale può causare la perdita del pelo perché andrà ad indebolire la sua struttura.

In tutti questi casi, se notiamo che il gatto perde troppi peli in un tempo relativamente breve, affidiamoci sempre al parere dell’esperto.

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F.C.

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