Gatto e pappagallo possono vivere insieme? Quali sono i rischi che possono sorgere nella convivenza tra le due specie animali?
Instaurare una pacifica convivenza tra animali diversi, in particolare se appartenenti a specie differente, può essere molto difficoltoso; in alcuni casi impossibile. Gatto e pappagallo possono vivere insieme? Quali sono i rischi legati alla convivenza tra i due animali? Ecco cosa occorre sapere al riguardo.
“Mi è semblato di vedere un gatto”: era questo il tormentone del canarino Titti, uno dei due protagonisti del celebre cartone animato che dipingeva il rapporto tra gatto ed uccellino nelle vesti, rispettivamente, di predatore e preda.
L’esito, per fortuna del nostro Titti, era sempre infausto per l’ingegnoso e allo stesso tempo sfortunato gatto Silvestro; ma la realtà è ben differente.
Se decidiamo di allargare la nostra famiglia di amici pelosetti e abbiamo un gatto in casa, la scelta non ricade, di norma, su un pappagallo; e vale lo stesso ragionamento a parti inverse. I rischi sono decisamente noti: il felino veniva definito dal grande Pablo Neruda quale piccola tigre da salotto, nella famosa “Ode al gatto”.
Mai espressione fu più felice: il gatto, seppur addomesticato dall’essere umano, rimane un cacciatore temibile e letale per molte specie animali, compresi i volatili. Dunque è assolutamente impossibile che il gatto possa vivere pacificamente con il pappagallo?
Il web, in realtà, riporta alcune testimonianze che narrano il contrario; ma è pur vero che le probabilità siano piuttosto basse.
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Se le probabilità sono basse, è pur vero che affinché si verifichino occorre adottare alcuni accorgimenti.
Come detto, la natura del gatto è quella di cacciatore; ed anche il pappagallo è soggetto alla propria, avvertendo il pericolo in presenza del piccolo felino.
Fondamentale è abituare l’uno alla presenza dell’altro fin da cuccioli; solo in questo modo vi sono possibilità che i due animali possano vivere pacificamente. Attenzione tuttavia: il risultato è tutto fuorché scontato.
Al di là delle predisposizioni genetiche, già di per sé un ostacolo duro da superare, va considerato che ogni animale ha la sua personalità e il proprio carattere; e potrebbero non essere particolarmente d’accordo con i nostri propositi di allargare la famiglia.
Il primo incontro è fondamentale, ma è bene che avvenga in condizioni di massima sicurezza: alla nostra presenza, con il pappagallo preferibilmente in gabbia. Osserveremo la reazione dei due animali, e decideremo come proseguire.
Se abbiamo intenzione di lasciare l’uccello libero di volare in giro per casa, dovremo analizzare la reazione del felino: il volo del pappagallo potrebbe scatenare i suoi istinti di caccia.
Se si mettesse ad inseguire il volatile per tutta l’abitazione, non sarebbe così semplice ripristinare la situazione, considerando la foga del felino e la paura del pappagallo. Se invece, al contrario, l’esperimento ha esito positivo, potremmo provare a lasciare liberi gatto e pappagallo nello stesso ambiente.
Va precisato, tuttavia, che occorrerà la nostra supervisione per molto tempo: il gattino potrebbe abituarsi alla presenza del pappagallo, ma non è detto che con il raggiungimento dell’età adulta non cambi atteggiamento nei confronti del pennuto.
Anche il gatto corre i suoi pericoli, se non altro da cucciolo: ad un suo eventuale avvicinamento, anche per semplice curiosità, il volatile potrebbe reagire volando via, ma anche difendendosi con gli artigli; senza dimenticare che il pappagallo becca, e data la tenera età del felino, potrebbe procurargli delle ferite.
Se invece non ci sono le condizioni per instaurare una convivenza pacifica, l’unica soluzione rimanente è quella di far vivere gatto e pappagallo in due ambienti separati, in modo tale che non si incontrino mai: ma ne vale la pena?
A. S.
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