Il gatto non vuole entrare nella stanza? Si tratta di un comportamento dal significato importante. Scopriamolo insieme qui.
Quando il felino inizia a convivere con noi, è importante che percepisca la casa come l’ambiente sicuro e sereno in cui può esprimersi e sentirsi libero, in tutti gli aspetti della sua vita. Se micio inizia ad assumere atteggiamenti anomali, nella casa, significa che qualcosa non va. Vediamo come mai il gatto non vuole entrare nella stanza e come intervenire a riguardo.
Si tratta di un comportamento anomalo che è importante approfondire, per capirne la causa precisa della paura di micio. Approfondiamo, qui, le possibili ragioni per cui il gatto ha una simile reazione in casa.
Fornire al micio domestico una casa dall’atmosfera serena e sicura, con tutto lo spazio necessario per farlo sentire libero e a suo agio, è l’obiettivo di ogni padrone e amante del peloso.
Il gatto deve poter considerare la nuova casa come un rifugio, il luogo in cui non può accadergli nulla di brutto e dove può soltanto essere amato e reso felice.
Osservando i movimenti e il linguaggio del corpo del gatto si può capire se vive bene all’interno della casa, a contatto con tutti e in qualsiasi situazione.
Spesso, il felino può avere delle reazioni strane e negative nei confronti di qualcosa di specifico o di un luogo preciso.
Può capitare, però, di notare che il gatto non vuole entrare nella stanza, quella a lui destinata forse, e non si comprende il motivo.
In realtà, il suo comportamento ha un significato serio che non va trascurato. Sicuramente, l’azione da evitare è costringerlo ad entrarci contro la sua volontà, perché ciò può farlo sentire peggio e rendere più problematica la situazione.
Caratteristica del felino è quella di essere sempre sincero, soprattutto con la sua famiglia. Se micio non non vuole entrare nella stanza non è assolutamente per capriccio, ma per paura.
Il rifiuto del peloso di entrarci nasce, probabilmente, dalla paura di qualcosa al suo interno: un fattore che lo intimorisce e mette a disagio. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un trauma.
Con l’aiuto dell’etologo esperto, sarà possibile analizzare il comportamento del gatto e capirne la causa scatenante. Ma il nostro approccio con lui deve cambiare: pazienza e tempo possono aiutarlo ad affrontare e superare la paura.
In pratica, il micio deve prendere confidenza con l’ambiente che lo spaventa, con calma, leggerezza e tentativi con il padrone.
Senza fretta, poniamo micio nella posizione più comoda per potersi avvicinare, lasciando la porta della stanza sempre aperta, in modo tale da lasciarli la libertà di entrare e uscire quando vuole.
Così facendo, l’ansia e la paura dell’animale dovrebbero gradualmente diminuire. La strategia consiste nel fare in modo che il felino associ quella stanza a sensazioni positive e belle.
Quindi, durante la giornata, posizioniamo al suo interno i suoi giocattoli preferiti e le crocchette che tanto adora. Così, micio non penserà mai che possa succedergli qualcosa di brutto.
Dobbiamo essere in grado di incuriosire il più possibile il peloso e spingerlo ad entrare nella stanza che lo impaurisce, facendogli trovare sempre una sorpresina o un premio inaspettato.
Una volta entrato ed iniziato ad esplorare in un luogo nuovo, prima temuto, il felino potrà tranquillizzarsi piano piano e avere la sicurezza di poter fuggire quando vuole.
Trovando tanti giochi e comfort utili, come la sua copertina, il gatto inizierà a sentirsi a suo agio e vorrà continuare a starci.
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Non sempre è facile convincere il gatto ad entrare in una stanza o a fare qualcosa che non vuole. Può capitare di dover insistere e che l’approccio usato non porti da nessuna parte. Ecco dei consigli pratici per una strategia più forte capace di aiutare micio pauroso.
Non è detto che i nostri piani raggiungano lo scopo prefissato al primo colpo o dopo pochi tentativi. Il felino può insistere nel restare bloccato dalla paura e non riuscire ad affrontare il problema. Perciò, bisogna rimboccarsi le maniche e continuare.
Con un peloso molto spaventato e difficile da tranquillizzare, si può intervenire posizionando la sua ciotola col cibo davanti alla porta della stanza, tutti i giorni.
Sempre rispettando le sue emozioni e i suoi tempi lenti e delicati, possiamo provare a inserire la ciotola direttamente al suo interno, ma consapevoli della fiducia che inizia ad avere.
Solo quando saremo anche noi convinti della serenità totale del gatto, potremo provare a chiudere la porta della stanza con lui dentro. Il tutto deve avvenire con delicatezza, senza spaventarlo con rumori e movimenti bruschi.
Mano a mano che il micio si trova nella stanza, osservandolo, possiamo intuire il tempo di resistenza e capire quando vuole allontanarsi. Il peloso non deve mai sentirsi costretto o in gabbia.
Per questione di sicurezza, i primi tempi è meglio accostare la porta e non chiuderla se prima il gatto non ha fatto i suoi bisogni, se fa troppo caldo o freddo, se non sta molto bene e se desidera stare in nostra compagnia.
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