Il gatto mangia la sabbia: cause, rischi e i trucchi per evitarlo

Il gatto mangia la sabbia: cause, rischi e i trucchi per evitarlo

Il tuo gatto è attratto dalla sabbia tanto da ingerirla? Ecco quali sono i possibili motivi e come impedirgli di farlo per non correre rischi.

Gatto mangia la sabbia
Il gatto mangia la sabbia: ecco perché lo fa e come farlo smettere

I comportamenti strambi da parte dei nostri amici Pet non smetteranno mai di sorprenderci: uno tra questi è di sicuro il fatto che il micio possa essere attratto dalla sabbia della sua lettiera, o anche dalla sabbia del mare. Insomma ma cosa ha questa polvere granulosa che gli piace così tanto? Se pensiamo che questa sabbietta nella lettiera serve ad assorbire le sue feci e la sua urina, la domanda diventa ancora più ovvia.

Il gatto mangia la sabbia: i motivi

Se un cane affetto da coprofagia è stimolato a mangiare le sue feci o quelle di un suo simile, un gatto che ingerisce la sabbia impregnata dei suoi bisogni potrebbe anche non destare particolari perplessità. Le cause di questo strano comportamento potrebbero essere di natura fisica e frutto di un malessere interiore, ma anche di natura patologica. Altrettanto il motivo potrebbe essere semplicemente legato alla poca esperienza di un gatto che si sta affacciando alla vita e vuole esplorare il mondo circostante.

La pica

Come nel caso del cane che mangia i sassi e altri oggetti, anche un gatto potrebbe essere affetto da pica se ingerisce delle sostanze e altri materiali che normalmente non rientrano in una dieta sana ed equilibrata. Le cause di questa patologia sono da ricercarsi nella carenza di stimoli, stress e noia, oppure legati alla gelosia per un nuovo arrivato sia quando arriva un bebè sia quando due gatti convivono. Alcuni esperti sostengono che vi siano delle razze di gatti più soggetti alla pica, come ad esempio il siamese o il burmese.

Insufficienza pancreatica

Quando il pancreas nel gatto non funziona bene e il micio ha problemi di digestione e soffre di indigestione, non riescono ad assimilare bene gli alimenti. Per far fronte a questo forte senso di pesantezza talvolta la sola erba gatta non basta: quindi ricorrono anche ad altri materiali, come appunto la sabbietta. Non è insolito che siano stimolati a mangiare anche del terriccio, oppure vernici e altri materiali simili, che possono facilmente comportare intossicazioni e avvelenamenti.

Insufficienza renale

Un gatto che ha difficoltà ad urinare tende a non eliminare dal proprio corpo le tossine in eccesso. Questa abbondanza di tossine nel suo organismo lo spinge ad avere il senso del gusto alterato e a riconoscere come buoni dei sapori che normalmente eviterebbe.

Scoperta del mondo

Se pensiamo ai cuccioli di gatto che non hanno ancora esperienza di ciò che li circonda, possiamo immaginare che esplorino col senso del gusto qualsiasi cosa abbiano intorno. Col tempo e soprattutto con l’esperienza capiranno cosa piace e cosa effettivamente può danneggiare il loro stomaco, e ne staranno alla larga. Educare un cucciolo servirà anche a fargli capire che non devono mangiare la sabbia poiché essa serve ad assorbire le loro feci: magari avvicinare un po’ di questa sabbietta mista a escrementi può essere utile.

Cosa succede se il gatto mangia la sabbia: i rischi

Ingerire questa polvere che normalmente serve ad assorbire feci e urine del gatto può avere delle conseguenze molto pericolose per la salute del nostro micio. Uno dei primi problemi che comporta è di sicuro il blocco intestinale. Solitamente il gatto che ingerisce qualche granello di questa sabbia riesce ad espellerlo dall’intestino senza gravi conseguenza, ma se ne ingerisce in quantità importanti questa sabbia si solidifica al suo interno e diventa dura come una pietra. Addirittura può capitare che il veterinario valuti necessario l’intervento chirurgico per la sua rimozione. Un’altra conseguenza potrebbe essere l’inappetenza poiché un gatto che si sente appesantito, non ha voglia di mangiare per immettere altro nel suo stomaco: questo potrebbe comportare una magrezza eccessiva. Altri disturbi potrebbero essere legati alla nausea: il tratto intestinale ostruito infatti potrebbe spingerlo a liberarsi con dei conati di vomito. L’erba gatta in questo caso potrebbe essere una valida alleata poiché aiuta il gatto a digerire.

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Cosa fare se il gatto ha mangiato la sabbia

Scoprire il motivo per cui il gatto mangia la sabbia è importante soprattutto per capire come agire e affrontare il problema. potrebbe essere qualcosa che deve cambiare nel nostro comportamento oppure rendere stimolante e diverso il suo mondo: insomma ecco cosa possiamo fare per impedire che il gatto mangia la sabbia della sua lettiera.

Visita dal veterinario

Non solo serve a scoprire se ingerire la sabbia gli ha comportato dei problemi di salute più o meno seri, ma anche per capire quali sono le cause alla base di questo comportamento insolito: se un gatto, sia piccolo che adulto, inizia a mangiarsi la lettiera si devono escludere malattie organiche preesistenti. Se la causa è patologica, e quindi legata a insufficienza renale o pancreatica bisognerà trattarla e curarla per eliminare il problema all’origine.

Diminuire lo stress

Se il gatto vive una situazione di forte tensione in casa oppure un trasloco, oppure soffre di noia o di gelosia verso un nuovo arrivato in famiglia bisognerà farlo rasserenare e cercare di calmarlo. Molto utili possono essere dei rimedi alimentari come delle crocchette apposite, oppure oggetti ricchi di ferormoni ambientali. Ancora è un’ottima idea rendere la casa un luogo più divertente e stimolante, senza fargli mancare un po’ di tempo in più per stare insieme, giocare o passeggiare all’aperto.

Cambiare la lettiera

In casi estremi proviamo a comprare un’altra lettiera: magari una sabbia diversa, con una consistenza o un odore differente può essere meno invitante per lui. Oppure ancora provare a sostituirla con del terriccio, ma attenzione: vi sono dei micetti che non disdegnano neppure quello! Anche usare dei poco pratici e antigienici fogli di giornale può essere la soluzione ultima al problema, benché ne comportino altri come la non assorbenza degli odori.

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F.C.

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