ADDESTRAMENTO
Tra gli altri elementi che incidono sulla possibilità di addestrare il gatto nella funzione di guida, vi è anche quello della dimensione e della forza del gatto, che ne limita l’utilizzo.
La taglia dell’animale guida deve essere di conseguenza proporzionale a quelle di una persona non vedente e all’ambiente che la circonda per l’utilità a cui viene destinato come nei casi in cui deve aprire le porte, un cassetto, portare degli oggetti.
In ogni caso, il tipo di
addestramento che viene impiegato per il cane, sarebbe
efficace anche sul
gatto: condizionamento positivo,
ritualizzazione, gioco e
clicker training.
L’unico elemento che cambia è quello
dell’età in cui l’animale viene
addestrato. Infatti, con il gatto questo percorso deve essere
iniziato fin da
cucciolo, nella prima fase
d’imprinting. Il gatto deve arrivare al punto di sentire un bisogno costante dell’uomo, esattamente come nei cani. Questo approccio deve essere fatto con la persona alla quale il gatto dovrà prestare assistenza, altrimenti non avrà un esito positivo. Il gatto a differenza del cane non rispetterà il cambio di proprietario. In ogni caso, ricordano gli esperti, la formazione del gatto richiede dei tempi molto più lunghi, per cui è meno efficace e funzionale all’utilizzo e alle necessità dell’uomo.
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