Credete che il vostro gatto stia passando un brutto periodo? Ecco come riconoscere una depressione e tutti i modi per aiutare il micio a superarla.
Il micio, esattamente come l’essere umano può attraversare dei momenti difficili, nei quali soffre di apatia, tristezza e inappetenza. Da bravi padroni è ovvio preoccuparsi, ma non serve allarmarsi. Innanzitutto è fondamentale capire quali possono essere le cause del suo stato depressivo: in base a queste sarà più chiara la soluzione migliore da adottare. Ecco quindi come interpretare i segnali di una depressione e tutti i rimedi per fargli alzare di nuovo il morale.
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Il gatto, animale famoso per la sua indipendenza e poco invadente, non è solito starsene troppo appartato. E’ vero che il gatto ha i suoi modi per dimostrare il suo affetto anche se preferisce spesso starsene solo. Ma quando il tempo che passa in compagnia è nettamente inferiore a quello che trascorre solo e magari in un luogo buio e silenzioso, meglio farsi qualche domanda.
Ogni gatto è una storia a sé ma se lo conosciamo bene sappiamo qual è il suo solito atteggiamento. Se si tratta di un gatto vivace e giocherellone è normale preoccuparsi quando lo vediamo triste e depresso. Soprattutto se questo cambiamento è repentino e senza un apparente motivo scatenante.
Il gatto ama molto la sua routine, anche dal punto di vista della sua alimentazione. Se all’improvviso notiamo una improvvisa carenza di fame e appetito nel nostro micio è probabile che si tratti di depressione. E’ ovvio che se questa inappetenza dovesse correlarsi ad altri sintomi di malessere fisico, è bene consultare immediatamente il parere dell’esperto.
Anche la voglia di dormire per gran parte della giornata potrebbe essere dovuto ad un malessere fisico. Escluso il pericolo di malattie in atto, la causa più probabile è che si tratti di depressione.
Un gatto depresso non richiede attenzioni e coccole dal suo padrone, e quando le riceve sembra non gli piacciano più come al solito. Il non avvicinarsi all’umano, non richiedere le sue cure affettuose ad esempio con le fusa e il muso o quando si avvicina alla gamba, sono tutti segnali di depressione. Addirittura potrebbe mostrarsi indifferente e quasi infastidito dalle cure del suo padrone: ecco un chiaro segnale d’allarme!
Escludendo naturalmente una patologia o un malessere fisico, il pianto del nostro gatto può essere un chiaro segnale della sua depressione e tristezza. Il suono acuto e sofferente del micio quando miagola sempre sta ad indicare che qualcosa non va ed è una sorta di richiesta di aiuto.
Il gatto apprezza sempre i suoi giochini e i suoi accessori: se la casa gli offre diversivi e distrazioni è molto strano che lui non lo apprezzi. Ecco che quindi si fa avanti l’ombra della depressione.
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Diversi possono essere i motivi che inducono il nostro micio in depressione, e spesso sono più risolvibili di quanto crediamo. Ecco perché è importante capire le cause della sua depressione per correre ai ripari e fargli tornare il solito buonumore.
L’ambiente dove vive il gatto deve essere ricco di giochi e distrazioni, magari anche una semplice finestra dalla quale vedere cosa accade all’esterno può bastare. Se l’ambiente è piccolo, è facile che il gatto si senta come in gabbia. Per quanto possa sembrare secondario porte e finestre sono molto importanti per i nostri animali domestici: sono la loro ‘vista sul mondo’, quindi rinchiuderli in uno spazio chiuso di certo non fa bene al loro umore.
Il cambio di casa è un momento delicato per tutta la famiglia, compreso il nostro gatto. E’ altrettanto importante la tipologia di appartamento: la depressione è ancora più probabile se il trasloco avviene da una casa grande e con guardino, ad una che non ha alcuno spazio esterno.
Sia che si tratti di un altro gatto, o un altro animale domestico la convivenza può essere difficile. Ecco perché il nostro gatto, sentendosi trascurato e vedendo mutare la sua supremazia in casa, potrebbe deprimersi. Anche l’arrivo di un bebè o un parente ospitato per un periodo può destabilizzare il micio.
Il momento del distacco dalla figura materna può comportare ansia da separazione ed è sempre molto difficile da accettare, quindi è normale che il gatto possa sentirsi triste. Ed è altrettanto probabile che il micio abbia difficoltà ad accettare la morte di una persona a cui era affezionato, magari proprio quando muore il suo padrone: è questione di tempo ma purtroppo dovrà farci l’abitudine.
Se è stato vittima di violenze o maltrattamenti oppure ha appena subito un intervento chirurgico, come ad esempio la castrazione, il gatto potrebbe deprimersi facilmente. Oppure in un gatto anziano è ovvio che i sintomi della vecchiaia possano deprimere i gatti.
Riconoscere un gatto depresso serve per correre immediatamente ai ripari: un felino annoiato e triste ha bisogno di più cure e attenzioni. Quindi cerchiamo di ritagliare più tempo da dedicare al nostro animale perché è importante per fargli ritrovare il benessere perduto. Non crediamo che il gatto possa fare a meno di noi: siamo noi la sua cura migliore!
Per quanto la sua fama di animale solitario lo preceda, in realtà il gatto ama la nostra compagnia. Quando il gatto è felice riesce a dimostrarlo: sta a noi leggere i suoi comportamenti. Tra padrone e gatto di crea un feeling e un’intesa incredibile: quindi dobbiamo cercare di recuperare quel legame, magari dedicandogli più tempo. Anche parlargli in tono affettuoso e dolce può essere di grande aiuto.
Se commette qualche marachella evitiamo di sgridarlo. E’ difficile capire come educare un gatto ma, quando si trova in uno stato depressivo, è importante non urlargli contro e non punirlo: potrebbe solo peggiorare la situazione.
Il gatto costretto a stare sempre in casa, specialmente quando lo spazio è ristretto, ha di certo bisogno di uscire all’aria aperta. Il sole, la natura e le distrazioni dell’esterno possono essere di grande aiuto per migliorare il suo umore. Anche l’incontro con gli altri animali nei luoghi pubblici come il parco, può essere una valida alternativa a noiosi pomeriggi in casa.
Specialmente se soffre di inappetenza, comprargli il cibo che preferisce o scegliere esattamente quel marchio di pappa che gli piace tanto può essere un ottimo mezzo per fargli tornare l’appetito. Se normalmente il gatto mangia l’erba gatta è una buona idea dargliene un po’: pian piano potrebbe ritornargli il sorriso.
E’ bene sottolineare che i rimedi farmacologici e medicinali non devono essere somministrati al nostro felino e a nessun animale senza la prescrizione medica. In commercio ci sono diversi antidepressivi per i felini, ma è sempre meglio affidarsi prima a prodotti di erboristeria e rimedi omeopatici.
F.C.
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