Meglio godere dell’aria fresca oppure stare al sicuro tra le mura di casa? Ecco dove il nostro micio potrebbe vivere meglio.
Da padroni attenti e premurosi è ovvio chiedersi se i gatti preferiscono la vita all’aria aperta oppure è meglio preservarli dai pericoli dell’esterno rinchiudendoli in casa, magari al caldo e con tutti i comfort. La domanda sorge a chi ha a disposizione uno spazio esterno o un giardino: per chi vive in appartamento e magari in un condominio, la risposta è unica. Naturalmente stare in casa comporta una serie minore di rischi, anche se è altrettanto importante concedere al gatto la possibilità di uscire.
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In molti credono che costringere il gatto a stare sempre rinchiuso tra le quattro mura di casa sia una vera e propria crudeltà, una sorta di oppressione della sua libertà e del suo diritto di esplorare e godere delle meraviglie della natura. Ma è altrettanto vero che vivere all’esterno comporta dei rischi e dei pericoli che in casa non correrebbe. Ecco tutti i lati negativi e positivi per il gatto che vive fuori e quali pericoli bisogna assolutamente evitare.
Senza inutili allarmismi è bene considerare una serie di fattori che possono risultare molto pericolosi per chi vive in città, soprattutto in prossimità di strade trafficate o con vicini poco ‘pazienti’. Tali fattori possono essere molto pericolosi per il micio che vuole sperimentare la libertà di gironzolare per le strade della nostra zona.
Traffico, macchine che sfrecciano, poca attenzione a pedoni e animali che possono sbucare sulle carreggiate: insomma vari sono i rischi che corre un gatto quando cammina per le strade affollate e caotiche di una città. Purtroppo è ancora molto alto il tasso di mortalità felina a causa di incidenti d’auto: un gatto che ha la possibilità di uscire purtroppo non sempre riesce a tornare a casa.
Può capitare purtroppo di avere dei vicini di casa o di zona poco tolleranti alla presenza di un gatto e ai ‘disagi’ che quest’ultimo può arrecare loro o alla loro proprietà. Vi è ancora una preoccupante percentuale di coloro che vigliaccamente scelgono di eliminare il problema, come nel caso di un maniaco che preparava bocconi contenenti chiodi o casi di pappe avvelenate che il gatto, inconsapevolmente, ingerisce. In alcune zone, specie quelle di montagna, è possibile che un insofferente vicino prenda il fucile e spari al nostro gatto per eliminarlo. L’essere umano è davvero imprevedibile, e troppo spesso crudele.
E’ facile che il gatto all’esterno incontri dei randagi, sia gatti che cani. Se non coperto da vaccinazioni, questo incontro può essergli fatale a causa di infezioni e malattie che possono essergli trasmesse da parassiti e altro. Oppure potrebbe incontrare animali malintenzionati che potrebbero aggredirlo e fargli del male, oltre a sgradite sorprese dal punto di vista sessuale.
Uno delle malattie trasmissibili più frequenti è l’anemia infettiva, insieme a AIDS felino, leucemia felina, peritonite infettiva, cimurro, pulci e zecche, vermi intestinali e infezioni da funghi. Quindi è sempre importante vaccinare un gatto: per quelli che vivono abitualmente in casa basterà un trivalente; per quelli che escono all’esterno e incontrano altri animali è fondamentale il vaccino per la FeLV. Purtroppo per la FIV e la FIP non esistono precauzioni farmaceutiche.
Per evitare gravidanze indesiderate è sempre consigliata la sterilizzazione, sia per i maschi che per le femmine. Le gatte saranno protette dalle malattie sessualmente trasmissibili ed eventuali concepimenti, mentre i maschi non sentiranno il desiderio sessuale e non torneranno a casa stanchi e disfatti.
Un gatto che non è abituato ad uscire, oppure che è stato adottato da poco, potrebbe facilmente perdersi smarrendo la strada di casa. Il problema potrebbe essere risolto attraverso l’installazione di un microchip che aiuterà il padrone a scoprire l’esatta posizione del felino quando è fuori casa.
Indubbiamente vi sono anche dei lati positivi per i gatti che vivono fuori casa. Sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista predatorio, vi saranno notevoli differenze con il gatto che vive in casa. Eccoli elencati brevemente di seguito.
Un gatto abituato ad uscire farà di certo più attività fisica, e ciò naturalmente lo aiuterà a tenersi in forma ed atletico. Di certo un gatto abituato a stare sdraiato sul divano o steso accanto a un camino brucerà meno calorie rispetto a uno che corre e gironzola per strada.
Anche l’istinto e l’intelligenza del gatto che vive all’esterno sarà più sviluppato. Un gatto che deve cercare la preda da mangiare o semplicemente che vorrà acciuffare una farfalla o un insetto, sarà più stimolato a fiutare, cercare ed essere pronto alla caccia. Inoltre tutta questa attività fisica fuori casa gli consentirà di essere più calmo nella vita domestica, specialmente in casi di convivenza con cani e altri animali.
Stare sempre in casa può non rappresentare un peso, soprattutto per i gatti che sono sempre stati abituati a vivere chiusi in quattro mura. Altro discorso riguarda il gatto che invece da adulto entra in una casa e sente venir meno la sua libertà di uscire: potrebbe mostrare segni di depressione. Quando un gatto si annoia manda dei segnali molto evidenti. Ma esistono anche alcune razze di gatti che preferiscono la casa all’esterno: d’altra parte avere sempre un luogo caldo e accogliente, acqua e cibo a disposizione e tutti i giochini a portata di mano non deve essere poi un gran peso, no?
Se proprio non vogliamo privarlo della libertà di uscire e godere dell’aria aperta ci saranno varie soluzioni da adottare per non fargli correre rischi. In questo modo il gatto non si sentirà prigioniero della casa e il padrone potrà sentirsi più sicuro.
Se abbiamo a disposizione uno spazio esterno, come un balcone o un giardino è un’ottima idea utilizzare reti e altre soluzioni per finestre e balconi, oppure dei recinti in legno o plastica per circoscrivere il verde che circonda casa. Considerata l’agilità e l’altezza che può raggiungere un felino saltando, non sarà semplice costruire una recinzione abbastanza alta e sicura da non essere facilmente superata. Alcuni preferiscono montare una sorta di gabbia in rete esterna, cui il gatto può accedere attraverso la gattaiola di una porta secondaria.
Sebbene per molti gatti rappresenti una tortura, portare fuori un gatto al guinzaglio con una pettorina è una soluzione. Magari ci vorrà un po’ di tempo prima per far abituare il gatto al guinzaglio, questa specie di ‘gabbia’ incollata al corpo: una volta accettata l’idea però potrebbe apprezzare la possibilità di uscire e annusare l’erba, scoprire la natura e correre felice in spazi verdi. Infatti sarà lui a condurre voi, quindi è bene tenere forte la presa!
Se il gatto ama la tranquillità della casa e non mostra alcuna esigenza di uscire, non è necessario costringerlo. L’uscita deve essere un piacere, non un obbligo.
F.C.
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