E’ possibile addestrare un gatto da riporto? Scopri come insegnare al gatto a riportare la pallina e quali sono le razze feline più adatte a questo gioco.
I gatti sono animali molto intelligenti e, nonostante la loro indole indipendente e spesso solitaria, amano giocare e interagire con le persone: per questo motivo, in alcuni casi vi sarà probabilmente capitato di osservare il vostro amico a quattro zampe mentre vi riporta la pallina dopo che gliela avete lanciata.
Probabilmente, vi sarete domandati come mai questo strano comportamento: non sono i cani, solitamente, quelli che giocano a riportare indietro gli oggetti? Davvero esiste il gatto da riporto? E se sì, come possiamo addestrarlo?
In questo articolo, scopriremo tutto sul gatto da riporto: cosa si nasconde dietro questo comportamento insolito, quali sono le razze più predisposte e alcuni consigli utili per insegnare al gatto a riportare i giochi.
Nella normale routine quotidiana, non è raro vedere il gatto spostare qualcosa portandolo in bocca: mamma gatta utilizza questo sistema per trasportare i suoi gattini, e molto spesso i gatti portano in bocca le prede da offrire ai propri padroni, a dir la verità spesso non troppo entusiasti di vedersi depositare ai piedi lucertole, uccellini o altri piccoli animali morti.
Questo comportamento che potremmo definire “da riporto” è quindi molto comune nei gatti, in quanto insito nella loro natura cacciatrice e nel loro istinto materno. Ma se anzichè trasportare cuccioli o prede, il gatto iniziasse a riportarci una pallina? In questo caso, c’è una spiegazione ben precisa dietro il suo trasformarsi in un gatto da riporto.
I gatti hanno la fama di animali solitari e poco propensi al contatto, ma questo vecchio mito è ormai da sfatare: i gatti amano interagire con le persone e se portano la pallina è perchè vogliono giocare assieme al loro “prescelto”!
Questo invito all’interazione va preso sul serio: il gatto ha bisogno di stimoli per giocare e il gioco è una parte fondamentale del suo sviluppo quando è ancora cucciolo, e del mantenimento del suo benessere psicofisico quando è adulto.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che il gatto ama molto il padrone e quest’ultimo è per lui un vero e proprio punto di riferimento, con cui adora passare le giornate. Trascorrere del tempo a giocare insieme al micio è fondamentale per offrirgli una vita serena e soddisfacente.
Riguardo ai migliori gatti da diporto, non esistono in realtà delle razze più predisposte di altre: a fare la differenza sarà la pazienza e il tempo dedicato all’addestramento.
Il gatto da riporto può essere addestrato ma, come per qualsiasi altro addestramento felino, bisogna educare il micio con tempo, pazienza e dedizione.
L’addestramento si basa sul meccanismo dei premi e del rinforzo positivo e gli esercizi vanno ripetuti per diverse settimane, senza mai forzare il gatto se non ha voglia di giocare.
Si inizia molto semplicemente, lanciando la pallina al gatto avendo cura di mandarla abbastanza lontano. Quindi, bisogna accucciarsi e chiamarlo, aspettando che la riporti. Ogni volta che il gatto riporta la pallina, verrà premiato con un bocconcino goloso: in questo modo potrà associare il riporto a un’esperienza gradevole.
Se il gatto dimostra di apprezzare particolarmente il gioco del riporto, probabilmente non sarà necessario premiarlo con del cibo, ma potranno bastare delle coccole. Man mano che il gatto progredisce, possiamo lanciare la pallina sempre più lontano. Scegliamo delle palline specifiche per giochi felini, che hanno le dimensioni e la consistenza perfetta per bocca e denti del gatto.
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C.B.
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