Il gatto vuole il contatto: cosa fa e quali sono le cause

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By Francesca Ciardiello

Gatti

Pensiamo che il gatto sia un animale solitario e indipendente? A volte dovremmo ricrederci! Ecco perché un gatto vuole sempre il contatto col suo umano.

Il gatto vuole il contatto
Il gatto vuole il contatto: perché lo fa (Foto AdobeStock)

Se immaginiamo un gatto, pensiamo a un animale schivo, che ci guarda indifferente da lontano e che magari gira i tacchi e se ne va. Eppure non sono tutti così, o almeno non sempre! Questo accade perché alcune volte il micio cerca il contatto umano e vuole percepire la distanza ravvicinata col suo padrone. I motivi possono essere i più vari, e alcuni potrebbero davvero sorprenderci. Ecco perché un gatto cerca il contatto e quale sentimento lo spinge ad avvicinarsi all’uomo.

Il gatto: animale socievole o indipendente?

Fare coccole al micio
Fare coccole al micio (Foto AdobeStock)

Spesso in una ipotetica gara di ‘espansività’ tra gatto e cane, è sempre il primo ad avere la peggio. Eppure potrebbe essere solo un mito da sfatare quello del gatto solitario, che non ama il contatto umano e lo stare in compagnia. Di certo vi sono differenze col cane, ma soprattutto per l’origine canina del branco che li ha abituati da sempre a stare in gruppo (Leggi qui: La differenza tra cane e gatto spiegata con un video esilarante). Il micio invece è sempre stato un predatore, abituato a cacciare e a ‘badare’ da solo a sé stesso, senza contare sull’aiuto dei suoi simili.

E’ vero che sopportano meglio la solitudine, ma ciò non significa che non amino il contatto col loro padrone e desiderino momenti di coccole e tenerezze. Anche questo animale dunque è perfettamente in grado di essere ‘di compagnia’ e mostrarsi amorevole nei confronti del suo umano.

Il gatto vuole il contatto umano: cosa fa

Gatto che riposa
Gatto che riposa (Foto Pixabay)

Ma cosa spinge un gatto ad avvicinarsi al suo padrone e a dimostrargli affetto e amore? Essendo animali molto indipendente, essi dimostreranno il loro attaccamento in maniera differente dai cani. Magari non farà le feste quando ci vede e non sventolerà la sua coda, ma assumerà atteggiamenti e comportamenti che ci faranno capire quanto è affezionato a noi.

  • Lecca: se tocca con la lingua la nostra mano o una parte del nostro corpo è una dimostrazione di affetto! Non a caso quando gioca con i suoi simili, riserva a loro questi comportamenti amorevoli.
  • Dorme accanto a noi: quando un micio si addormenta accanto a noi significa che si fida così tanto di noi da mostrarsi completamente indifeso a noi (Leggi qui: Il gatto dorme a letto con te: ecco perché lo fa). Vuole il contatto umano e lo cerca anche per sentire il calore (e naturalmente donarlo).
  • Dà piccoli morsi: non morde di certo per fare male, ma per giocare o attirare la nostra attenzione. Anche perché, qualora volesse farci male, stringerebbe la morsa.
  • Si arrotola su di noi: oltre a dormire accanto a noi, il micio potrebbe anche riposare e chiudersi sulla nostra pancia o a contatto con altre parti del nostro corpo (gambe, ginocchia, piedi etc.). Magari spera in questo modo di ricevere qualche carezza dal suo padrone.
  • Fa la pasta: quando muove le zampe addosso al suo umano, è un segno di affetto. Questo comportamento è un retaggio infantile, quando i cuccioli muovono le zampe sulla mammella per far fuoriuscire più latte (Leggi qui: Perché i gatti si impastano tra di loro e amano fare la pasta sulla mia pancia). Oltre ad essere un gesto di affetto è anche simbolo del legame filiale che il gatto sente con noi, come se gli ricordassimo la sua mamma.
  • Si struscia su di noi: questo atteggiamento è tipico dei gatti dominanti, che vogliono marcare il territorio, soprattutto in presenza di nemici o pericoli. Ma in alcuni casi vogliono solo dimostrare affetto e ‘possessività’: rilasciando feromoni infatti, il gatto sta avvertendo tutti gli altri che ‘quello (il padrone) è roba sua’.

Quanto conta la razza

Il gatto vuole il contatto
Il gatto vuole il contatto: una delle razze più affettuose è lo Scottish Fold (Foto Pixabay)

Ci sono alcune razze di gatti che amano di più le coccole? Di certo non è possibile stilare una classifica di gatti più o meno affettuosi, poiché tutto dipende sempre dalla personalità del felino. Alcuni amano stare più da soli, altri invece vogliono ricevere coccole, altri ancora amano solo dare affetto senza essere ‘toccati troppo’. Soprattutto quei gatti che non sono stati abituati fin da piccoli a socializzare con i loro simili, possono essere a disagio se vengono toccati troppo spesso. O magari è solo questione di tempo: pian piano il micio inizierà a conoscerci e a fidarsi di noi.

Se vogliamo avere qualche chance in più che un gatto sia affettuoso e ami ricevere coccole, potremmo adottare un Ragdoll, che ama stare rannicchiato sul suo umano. Anche lo Scottish Fold ha una personalità molto dolce e affettuosa, tanto da non lasciare il suo umano neppure quando va in bagno. Altrettanto amorevole è lo Sphynx che, forse proprio a causa della mancanza di pelo, ama essere toccato e percepire il calore umano. Seguono il Tonkinese e il Kurilian Bobtail che sono tra le razze feline più socievoli.

Il gatto vuole il contatto: dove toccarlo?

Anche se possediamo un felino che ama le nostre coccole non significa che possiamo toccarlo ovunque: anzi, dobbiamo fare attenzione a dove mettiamo le mani! Ci sono alcune parti del corpo a cui il gatto risulta particolarmente sensibile, come ad esempio la coda, la pancia e le zampe. Al contrario dovremmo provare a stimolare quei punti che lo rilassano, come ad esempio la base della coda, la testa e il mento. Col tempo, l’esperienza ma soprattutto la conoscenza del nostro gatto e il linguaggio del suo corpo, capiremo quali sono i punti da toccare e quali quelli da evitare: potremmo anche subire delle reazioni violente da parte del micio se tocchiamo i punti ‘sbagliati’.

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F.C.

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