Il gatto è aggressivo verso il cane? Felix non perde occasione di attaccare il povero Fido? Ecco perchè succede e cosa fare.
Siamo così abituati all’immagine dei cani che inseguono i gatti e li attaccano, che pensare il contrario sembra davvero strano. Forse, ciò è dovuto al fatto che i cartoni animati o i film sono pieni dell’immagine di un cane che attacca un gatto. E cosa fare nel caso succeda il contrario, invece? Ci sono molti casi infatti di gatti che diventano molto aggressivi verso i cani.
In realtà, secondo i comportamentisti e gli addestratori, in alcuni ambiti cani e gatti si comportano allo stesso modo, quindi basta poco per applicare delle tecniche solitamente riservate a Fido, per risolvere i comportamenti sbagliati del micio.
Proprio come quando si tratta di cani aggressivi, ci possono essere molte ragioni.
Potrebbe essere l’istinto predatorio, proprio come il caso in cui ad alcuni gatti piace inseguire e mordere le nostre caviglie mentre camminiamo o ci sdraiamo a letto: qui si tratta di gatti più audaci, che decidono di giocare duro ed attaccare Fido.
Tuttavia, più probabilmente, c’è una componente di paura in gioco. Alla fine tutto dipende dalle circostanze e da ciò che accade.
Se il cane è chiassoso, stiamo tranquilli, molto probabilmente l’attacco non è stato provocato, il micio è solo stanco e dice al cane di smettere.
La maggior parte dei cani non è così brava a leggere il linguaggio del corpo del gatto, o ad alcuni potrebbe semplicemente interessare di meno, quindi dopo aver inviato dozzine di segnali del tipo “lasciami in pace” che sono stati ignorati, la dolce palla di pelo può ricorrere rapidamente a un piano B e decidere di attaccare il turbolento coinquilino.
La maggior parte dei gatti sono per natura distanti, riservati e alcuni accettano a malapena di essere animali domestici per più di qualche minuto, quindi ha senso che il micio ne abbia avuto abbastanza dopo che il nostro cane è stato davanti a lui per più di una manciata di minuti!
La maggior parte dei gatti probabilmente si allontanerà se ne ha avuto abbastanza, ma se il gatto si trova con le spalle al muro e si sente minacciato, un graffio o un morso è spesso l’opzione successiva.
Quindi quando il tuo gatto non può fuggire, aspettiamoci che ricorra al piano B: come nei cani, i gatti sono soggetti a rispondere con la fuga o il combattimento e quando la prima opzione viene impedita, l’opzione di lottare è il passo successivo.
A questo punto, girarci i pollici mentre cerchiamo di capire perché il gatto sta attacca il cane è piuttosto inutile: dobbiamo diventare proattivi per evitare problemi.
Molti cani sviluppano ulcere corneali a causa di graffi da parte di un gatto, e un morso può diventare rapidamente infettivo. Inoltre, un cane può anche diventare difensivo e causare gravi danni al gatto. Dobbiamo proprio intervenire per proteggere entrambi. Ecco alcuni metodi.
Questa è di gran lunga la migliore opzione quando cerchiamo di organizzare un piano d’azione. Attraverso la gestione, sostanzialmente stiamo proteggendo tutti.
Quindi diciamo, Fido infastidisce Micio, e Micio attacca perché non ha vie di fuga? Forniamo allora una via di fuga. Assicuriamoci di creare aree accessibili solo al gatto, in modo che abbia un posto sicuro dove andare e assicuriamoci che Fido non lo seguirà.
Basta un cancelletto con un piccolo ingresso sul fondo, un albero per gatti o un trespolo alto. Altre opzioni consentono di tenere separati cane e gatto quando non possiamo esserci a supervisionare. E anche se questo suona come semplice buon senso, spesso le soluzioni più comuni vengono escluse.
Il gatto è stressato da un nuovo cane in casa? Ci sono stati recentemente nuovi cambiamenti? I mici sembrano essere creature forti, ma sono molto sensibili ai minimi cambiamenti.
Se il gatto è stressato e reagisce in modo eccessivo, significa che ha superato i suoi livelli di soglia e questo tipo di stress si rinforza da solo.
Fondamentalmente, dal momento che il comportamento aggressivo del gatto funziona per mantenere il micio al sicuro e per far allontanare il cane, questo comportamento sta rafforzando sé stesso.
In pratica, il gatto pensa che, poiché i sibili e i graffi lo tengono al sicuro e scacciano il cane, o fa arrivare noi padroni ad interrompere l’interazione, questo comportamento deve essere ripetuto.
Immaginiamo di essere a scuola e ad affrontare un bullo, se ogni volta che gridiamo e cerchiamo di colpirlo, il bullo indietreggia o l’insegnante viene prontamente in nostro aiuto, molto probabilmente continueremo ad urlare e tirare colpi.
Quindi, per cambiare le cose, abbiamo bisogno che il nostro micio si senta più sicuro e più calmo. Magari anche con degli appositi prodotti calmanti per gatti, chiediamo consiglio al nostro veterinario.
Alcuni gatti hanno un forte impulso predatorio e inseguiranno e infastidiranno il povero cagnolone. Di solito, i mici lo fanno con cani o cuccioli più piccoli.
Molti adorano anche saltare su quelle pelosissime code! Ma man mano che il cucciolo cresce, i gatti possono imparare a vagliare le dimensioni in modo più saggio, e capiranno che è meglio non scherzare con una grande bestia. In tal caso, aiutiamo il micio a reindirizzare il suo istinto verso una forma di gioco più accettabile.
Quando iniziamo a notare il comportamento che si attiva, proviamo a interrompere l’interazione e attiriamo l’attenzione del nostro piccolo pelosetto trascinando un nastro con un pezzetto di foglio di alluminio attaccato. Dovrebbe andar bene per diventare il nuovo giocattolo, perché è una novità, e farà stare in pace il povero Fido.
Assicuriamoci che il gatto abbia un sacco di giochi con erba gatta, e anche alcuni giochi interattivi per mantenere vivo il suo interesse.
Un consiglio è quello di attaccare un guinzaglio al cane in modo che il gatto giochi con il guinzaglio anziché con il cane, ma il guinzaglio può impigliarsi da qualche parte, quindi bisogna fare molta attenzione a supervisionare il gioco.
I gatti sono inclini a un problema comportamentale noto come aggressione rediretta. Fondamentalmente, possono vedere fuori casa qualcosa che li faccia scattare, essere molto eccitati e quindi reindirizzare sul povero Fido la loro aggressività e addirittura, talvolta, anche su noi padroni.
In questo caso, può aiutare bloccare l’accesso alle finestre, e impedire così al gatto di vedere la vita all’aperto. Nel caso sia già stra-eccitato, posizionare il gattino in una stanza buia, lo aiuterà a calmare.
I cani non sono i soli ad essere possessivi; anche i gatti possono esserlo!
Il nostro micio potrebbe non essere così felice di vedere Fido che mette la sua faccia nella ciotola del cibo del gatto o che annusa la sua lettiera. Se il nostro gatto non ha mai condiviso la casa con un cane, questo problema potrebbe essere anche piuttosto fastidioso da affrontare.
Se il gatto agisce in modo aggressivo, ogni volta che il cane si avvicina a qualsiasi sua risorsa (cibo, giocattoli, zone notte, aree giochi), potrebbe poi attaccare a causa della possessività.
Assicuriamoci di preparare un’area separata solo per il micio, e fare lo stesso per Fido: anche lui può arrabbiarsi se il gatto si avvicina al suo osso o alla sua ciotola del cibo e non sarà certo bello da vedere.
Lo stress può essere un problema temporaneo e l’indole predatoria può essere reindirizzata, ma in alcuni casi i livelli di energia di cane e gatto sono troppo diversi.
I comportamentisti affermano che i maggiori problemi sono legati proprio a specifici problemi di compatibilità, in cui il cane è troppo giocoso e il gatto è troppo pauroso, o il gatto ha un carattere spaventoso o aggressivo, ed il cane non sa come reagire al suo coinquilino.
In questo caso, vale la pena chiedersi cosa possiamo fare per migliorare la vita di tutti in casa. Sarebbe meglio infatti tenere sempre i due animali separati, e se questa opzione non è possibile, magari si potrebbe arrivare a dover ricollocare il nuovo arrivato.
Se abbiamo avuto il nostro gatto per molto tempo e arriva un nuovo cucciolo, si potrebbe addirittura arrivare a dover rimandare indietro questo nuovo arrivo. Ecco perché è sempre meglio pensare bene alle nuove aggiunte. L’aggiunta impulsiva di un nuovo animale domestico, come in questo caso, può essere deleteria.
La desensibilizzazione e il condizionamento avverso funzionano anche nei gatti! Assicuriamoci di premiare il gattino quando vede Fido e si comporta bene. Potrebbe essere necessario farlo prima da una distanza di sicurezza e quindi consentire man man incontri sempre più ravvicinati.
Se il gattino si innervosisce in un qualsiasi momento, lavoriamo da una distanza maggiore. Infine, se il cucciolo o il cane è un piantagrane, è utile addestrare il cane perché sviluppi un maggiore autocontrollo. Il comando “lascia” è utile in tal caso. Consultiamo qualche addestratore o impariamo ad addestrare il cane per questo motivo.
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Come nel caso dei combattimenti tra cani, urlare può non avere altro scopo che aumentare i livelli di eccitazione, sia nel cane che nel gatto.
Queste strategie possono rivelarsi più utili:
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F. B.
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