Il tuo gatto sta invecchiando? Ecco le precauzioni da adottare nella sua dieta e qualche utile accorgimento per affrontare meglio il tempo che passa.
L’età che avanza comporta dei problemi fisici sia nel caso degli umani sia negli animali: anche il nostro gatto quindi purtroppo inizierà ad avere i primi acciacchi dovuti agli anni che passano. In particolare un gatto si considera anziano al compimento del decimo anno di età. Vecchiaia non è sinonimo di morte, soprattutto se si considera che alcuni gatti, in base all’età, alle condizioni di vita e di salute, possono vivere fino a 20 anni. Ma cosa contribuisce al mantenimento del suo stato di salute ottimale? Diversi accorgimenti da parte del padrone ma tutto parte dall’alimentazione che somministra al sua amato felino.
Non esiste una dieta universale per tutti i gatti dai 10 anni in su: ogni gatto è una storia a sé e naturalmente il concetto non cambia con l’avanzare dell’età. Questo perché ogni gatto ha le sue esigenze e i suoi problemi fisici. I problemi legati all’età di un gatto possono essere di varie tipologie: in particolare si avranno problemi cardiovascolari, oppure legati all’apparato digerente o ancora di tipo respiratorio come asma e altri sintomi. Di conseguenza anche la dieta dovrà essere diversa a seconda delle problematiche che potrebbero affliggere il nostro gatto: partendo dal presupposto comune che l’alimentazione dovrà essere sempre bilanciata ed equilibrata per garantirgli una vita quanto più lunga e serena possibile.
Sebbene l’alimentazione sia sempre stata una validissima arma contro l’invecchiamento del pelo del nostro micio, con l’avanzare dell’età di certo la lucentezza del manto potrebbe perdersi e di certo non per colpa di ciò che mangia. Dopo il decimo anno di età un gatto avrà un fabbisogno nutritivo più alto in quanto dovrà compensare la mancanza di forze, la stanchezza costante e una perenne sensazione di apatia e sonnolenza. Ma come redigere il programma più giusto per alimentare il nostro buon ‘vecchio’ amico felino? Il veterinario è sempre la soluzione più giusta, poiché da esperto in materia e ottimo conoscitore del nostro micio ci saprà consigliare su quali cibi sono adatti a contrastare i suoi malanni. L’esperto valuterà inoltre che un gatto anziano ha un metabolismo molto più lento e assimila con più fatica le sostanze nutritive, oltre a problemi di masticazione a causa della debole dentatura. Inoltre un gatto anziano può avere problemi legati al dimagrimento eccessivo e malattie croniche come diabete e disturbi renali.
Indipendentemente dal marcio, che deve essere sempre di ottima qualità, a maggior ragione nel caso del gatto anziano che dovrà tenersi in forze, è fondamentale che il cibo scelto per la sua dieta abbia delle caratteristiche specifiche. Ecco elencate le proprietà del cibo che ogni padrone responsabile e prudente dovrà acquistare per il proprio gatto: trovarlo non sarà un problema in quanto sia i negozi di articoli per animali sia i più forniti supermercati ne avranno una vasta scelta.
Considerato il metabolismo più lento di un gatto anziano e magari una sopraggiunta inappetenza, è necessario che la pappa sia sempre nutriente e facile da digerire. I gatti solitamente digeriscono bene le proteine, in quanto carnivori, e non devono mangiare troppi carboidrati, mentre cereali e verdure dovranno essere sempre in misura minore. Ciò significa che la prima scelta deve essere sempre la carne di ottima qualità. Nella scelta del cibo è fondamentale leggere le etichette che esplicitano la composizione del prodotto: facciamo attenzione che non vi siano sottoprodotti vegetali e anche grassi o prodotti da forno.
Dati i problemi legati alla masticazione e a una dentatura ormai usurata e facilmente soggetta a carie, il cibo dovrà essere umido poiché è più facile da masticare. Oltre ad essere più commestibile, il cibo umido contiene anche una percentuale di acqua al suo interno che di certo apporta benefici alla salute del nostro micio. Se offrissimo al nostro gatto anziano solo cibo secco e magari facendo poca attenzione a riempire sempre la ciotola della sua acqua, potremmo causargli problemi all’apparato urinario: calcoli renali e vescicali saranno di certo dietro l’angolo!
Nel cibo secco, oltre all’assenza d acqua, vi è un altro problema legato al fatto che potrebbe facilmente contenere una percentuale troppo alta di carboidrati. Anche alcuni prodotti grain-free potrebbero contenere componenti vegetali quali patate e piselli, che possono essere presenti nella dieta del gatto ma in minima parte poiché li digerisce con difficoltà.
In generale si consiglia di provvedere all’alimentazione del felino con alimenti prodotti in casa: magari scegliere in prima persona prodotti di prima qualità, prepararli nel modo giusto e facendo attenzione all’apporto nutritivo di ogni singolo componente è di certo più impegnativo ma ha innumerevoli altri vantaggi sulla salute del nostro micio. Inoltre in base alla patologia del nostro gatto potremmo scegliere prodotti sempre più specifici e adatti, magari anche prevenendo alcune malattie.
Tra i grassi, che devono essere presenti ma in minima percentuale, non devono mancare gli omega 6 e gli omega 3: quelli contenuti nel pesce ad esempio hanno anche dei benefici anti-infiammatori e aiutano a prevenire e combattere problemi di questo genere. Le fibre al contrario devono essere maggiori rispetto a quelle contenute nel cibo di un gatto adulto: ciò perché il micio anziano ha frequentemente problemi di peristalsi, ovvero di movimenti lenti legati alla digestione. Avere in casa dell’erba gatta è sempre una valida soluzione per aiutare il gatto nelle sue operazioni di ‘smaltimento’ del cibo.
F.C.
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