Il gatto annusa la faccia del padrone, un gesto piuttosto intimo da parte del micio. Vediamo quali le ragioni che spinge il gatto a farlo.
L’odore per il gatto è essenziale in tutte le fasi della sua vita, da quando nasce per riconoscere la mamma, fino a tutto il resto della sua vita per riconoscere i suoi simili e il proprio amico umano.
Molto spesso per mettere in atto il suo olfatto necessita di avvicinarsi quanto più alle cose e alle persone. Come ad esempio nel caso in cui il gatto annusa la faccia del padrone.
Cosa si nasconde dietro questo comportamento apparentemente bizzarro del micio? Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi.
Il gatto annusa la faccia del padrone: i motivi
Il gatto, per quanto in tutti questi anni abbia subito un passaggio da selvatico a gatto domestico, molto spesso la sua indole selvatica viene fuori comunque.
Questo comporta un allontanamento dal suo amico umano, in quanto non rivede nell’animale il suo cucciolo di sempre.
Altre volte però il micio è capace di sconvolgerci e disorientarci con atteggiamenti particolarmente strani e apparentemente dolci.
Ad esempio può succedere che il gatto annusa la faccia del padrone. Si tratta di un gesto che l’animale fa per mantenere una certa vicinanza con il proprio umano e costruire legami affettivi o semplicemente per familiarizzare con nuovi odori.
Insieme a questo gesto si possono osservare contemporaneamente altri segnali come ad esempio: le orecchie alzate e rilassate, la bocca aperta, i baffi del gatto rilassati, la coda alzata ed il passo tranquillo.
Oltre ad avvicinarsi al viso per annusarlo, il gatto tenta di avvicinarsi fino a toccare il naso e peggio, ancora arrivare a morderlo.
Non è raro che poi il gatto utilizzi questo modo di fare per invitare il proprio amico umano a giocare. Laddove, però, il morso dovesse sembrare eccessivo e brusco, trovandosi di fronte ad un comportamento aggressivo e dolorosa oltre che pericoloso, non va per nulla ignorato.
Ragion per cui gli esperti consigliano di allontanarsi dall’animale e sospendere il gioco in modo tale che l’animale possa capire che quell’azione non è da ripetere.
Nonostante questo gesto possa ritenersi uno dei casi di volontà prematura separazione dalla madre o di socializzazione da parte di un gattino giovane, in ogni caso non vanno assecondati e permessi.
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L’olfatto del gatto
L’ olfatto è uno dei sensi vitali nei gatti domestici. Buona parte della loro sopravvivenza dipende dall’olfatto e quindi tutti gli odori che riescono a percepire e ad associare a cose, luoghi e a persone.
Il gatto salva le informazioni su quale odore è buono e quale odore è cattivo per avvicinarsi o allontanarsi, a seconda dei casi.
Ricordiamo che i gatti hanno circa 12 milioni di cellule nelle loro cavità nasali, che hanno un organo vomeronasale nella parte superiore del palato.
Una curiosità che sbalordisce è che l’olfatto nei gatti è 14 volte più forte di quello degli esseri umani. Questo perché il loro organo nasale è più grande del nostro e, anche, perché è più sviluppato.
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A cosa serve l’olfatto del gatto
Come abbiamo precedentemente accennato l’olfatto nel gatto è di vitale importanza in quanto gli è utile in diverse situazioni, come ad esempio:
- riconoscere il cibo: già dalla nascita i cuccioli siccome nascono totalmente ciechi per potersi nutrire e ritrovare le mammelle della mamma, necessitano del loro olfatto che gli permette di annusare la presenza della mamma e portarli fino a lei per bere il latte. Successivamente sviluppata la loro vista, continueranno ad usare l’olfatto per distinguere il cibo buono da quello cattivo;
- ritrovarsi con altri gatti: i gatti diffondono uno speciale feromone durante la stagione degli amori, che può essere identificato dai maschi anche a distanza. Inoltre, l’odore permette loro di sapere dove ci sono altri gatti e se sono pericolosi o amichevoli.
- marcare il territorio: i gatti maschi rilasciano ormoni nell’aria attraverso l’urina e avvertono gli altri felini di non avvicinarsi e continueranno a marcare laddove l’odore dovesse sfumare a causa del tempo;
- riconoscere i pericoli: i gatti riescono a capire se c’è un cane nelle vicinanze, una persona a cui non piacciono gli animali, una sostanza tossica, ecc. E per stabilire la presenza di pericoli i gatti, spalancano le narici, mettono in allerta i baffi e sollevano le orecchie;
- riconoscere il padrone: molto spesso strofinano la testa sulle gambe, sulle mani, del padrone o anche sui suoi oggetti di casa. Ciò non accade per dimostrare affetto, ma per lasciare il suo profumo su di te o sui tuoi oggetti personali. È un modo per dire che è roba sua, compreso te.
Raffaella Lauretta