In Molise l‘iscrizione del gatto nel registro dell’Anagrafe degli animali d’affezione è obbligatoria? Cosa dice la legge?
La disciplina in materia di animali d’affezione è molto variegata. D’altronde il Legislatore si è limitato a fissarne i principi cardine, la cui attuazione è stata rimessa alle Regioni; questo tuttavia ha causato differenze sostanziali tra un territorio e l’altro. In questo articolo scopriremo se in Molise è obbligatoria l’iscrizione del gatto nel registro dell’anagrafe degli animali d’affezione.
Il microchip è un dispositivo contrassegnato da un codice univoco di 15 cifre, associato all’identità del gatto e del suo proprietario.
Un prezioso alleato nell’ipotesi in cui il felino si smarrisca: il soccorritore potrà risalire all’identità di chi se ne prende cura, proprio grazie al suddetto codice.
Una garanzia in più anche per lo stesso animale, al fine di tutelarlo perfino nei confronti del suo proprietario; il microchip di fatto si trasforma in uno strumento di tracciamento, che inibisce o rende più difficoltoso il reato di abbandono di animali.
Nonostante ciò, non è obbligatorio in ogni Regione. Il Legislatore, infatti, con la Legge quadro n. 281 del 1991, si è limitato a fissare i principi cardine della disciplina, lasciandone l’attuazione agli enti territoriali, che si avvalgono della propria potestà legislativa.
Il risultato sono 20 discipline potenzialmente diverse tra di loro: una per Regione. In realtà la maggior parte di esse è omogenea. Sono pochi i territori regionali in cui è obbligatorio mettere il microchip al gatto: fra essi si annovera anche il Molise?
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Sono diversi gli interventi normativi che il Molise ha dedicato principalmente alla figura del cane.
Tra questi, su tutti, la L. R. n. 7 del 2005 (Nuove norme per la protezione dei cani e per l’istituzione dell’anagrafe canina), il relativo Regolamento di attuazione (R. R. n. 3 del 2008), nonché il Regolamento n.2 del 2007 (Regolamento recante norme per la stesura del programma di prevenzione del randagismo e per la determinazione della tariffa giornaliera di riferimento per la custodia ed il mantenimento degli animali nelle strutture di ricovero per cani).
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Non altrettanto si può dire del gatto; ed in effetti non è nemmeno accennato (né nella L. R. n. 7 del 2005 né nel Regolamento Regionale n. 3 del 2008) alle possibili modalità di identificazione del felino.
Sì, perché seppur non obbligatoria l’iscrizione del gatto nel registro dell’anagrafe degli animali d’affezione del Molise, si può pur sempre procedere su base volontaria.
In assenza di uno specifica previsione legislativa, dunque, si suppone che, come nelle altre Regioni, si proceda all’identificazione del gatto con le medesime modalità prescritte per il cane: registrazione dell’animale nell’apposito registro e inoculazione del microchip.
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Antonio Scaramozza
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