L’iscrizione del gatto nel registro dell’Anagrafe degli animali d’affezione in Calabria è obbligatoria? Cosa stabilisce la legge regionale?
La disciplina giuridica degli animali d’affezione è molto frastagliata, poiché coinvolge fonti normative di vario livello, le quali non sempre sono uniformi. A dimostrarlo il fatto che non in tutte le Regioni italiane l’iscrizione del gatto dell’Anagrafe degli animali d’affezione è obbligatoria: e in Calabria qual è la situazione?
Paese che vai, usanza che trovi; ma se al posto di usanza usassimo la parola legge, il detto non risulterebbe non veritiero. Almeno quando si parla di animali. Beninteso, anche in questo caso dobbiamo fare dei distinguo.
Si sa, l’essere umano concepisce il mondo per categorie, e gli animali non sfuggono alla regola. E così, grosso modo, potremmo distinguere tra animali d’affezione, animali da reddito, animali selvatici.
Ebbene, non tutti i componenti della prima categoria hanno una disciplina giuridica uniforme. Il microchip al cane, ad esempio, è obbligatorio.
Il dispositivo, contrassegnato da un codice univoco di 15 cifre associato all’identità del cane e del suo proprietario (e che tanto utile è nell’ipotesi, ad esempio, di smarrimento dell’animale) viene inoculato contestualmente all’iscrizione di Fido nel registro dell’Anagrafe canina.
Già per il gatto le cose sono differenti. Insieme al furetto (e al già citato cane) è uno degli animali che possono essere iscritti nel registro dell’Anagrafe regionale. Possono, non devono, almeno nella maggior parte delle Regioni. E questo perché sono proprio tali enti territoriali a poter legiferare sul punto.
La prima ad introdurre l’obbligo di iscrivere il gatto nell’Anagrafe degli animali d’affezione è stata la Lombardia (sul punto si legga Microchip obbligatorio per i gatti in Lombardia: cosa stabilisce la disciplina regionale), seguita nell’esempio solo da qualche altra Regione; la Calabria è fra queste?
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La risposta è negativa: la Calabria non rientra fra le Regioni nelle quali l’iscrizione del gatto nel Registro dell’Anagrafe degli animali d’affezione è obbligatoria.
Anzi, a ben vedere, nella normativa di riferimento, ovvero la Legge Regionale n. 41 del 1990 (Istituzione anagrafe canina, prevenzione randagismo e protezione degli animali) aggiornata con la L. R. 3 marzo 2000, n. 4, non trovano menzione le eventuali modalità per l’iscrizione del felino.
Come noto, l’inoculazione del microchip al gatto, salvo che in poche Regioni, è lasciata alla libera scelta del proprietario.
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In assenza di disposizioni specifiche nella suddetta normativa, è da intendersi che questa avvenga con le medesime modalità con cui viene registrato il cane, sulla falsariga di quanto stabilito dalle altre Regioni.
E dunque microchip inoculato sul corpo e iscrizione nel registro dell’Anagrafe degli animali d’affezione.
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Antonio Scaramozza
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