L’iscrizione del gatto nel registro dell’Anagrafe degli animali d’affezione del Veneto è obbligatoria? Cosa stabilisce la legge regionale?
Regione che vai, usanza che trovi. In fondo potrebbe essere sintetizzata anche così la disciplina per ciò che concerne il gatto, in quanto solo in alcune Regioni è obbligatorio il microchip all’animale. In Veneto vige l’obbligo di iscrivere il gatto nel registro dell’Anagrafe degli animali d’affezione? Scopriamo cosa stabilisce la normativa regionale.
Gatto e cane: le differenze a norma di legge
Il cane ed il gatto sono gli animali d’affezione più amati e più diffusi nelle case degli italiani. Sono sempre di più coloro che li considerano come veri e propri membri della famiglia. Eppure la legge non riserva loro lo stesso trattamento.
Una disparità che si va a ripercuotere materialmente sulle spalle dei rispettivi proprietari (parliamo di adempimenti burocratici) e poi sugli animali medesimi, che godono di una forma di tutela diversa; almeno per ciò che riguarda l’odioso fenomeno del reato di abbandono di animali.
Il nocciolo della questione è presto detto: ad oggi la legge prevede l’obbligo di microchip esclusivamente per il cane; non altrettanto per il gatto e per tutti gli altri animali d’affezione.
La conseguenza è piuttosto chiara: soltanto per i cani (fermo restando una percentuale ancora troppo alta di violazione della norma che impone l’obbligo) sarà possibile risalire all’identità degli animali e dei rispettivi proprietari.
Il tutto grazie al microchip, un dispositivo elettronico inoculato sulla pelle dell’animale. Esso è contrassegnato da un codice di 15 cifre, a cui sono associate le identità del cane e del compagno umano.
Uno strumento di grande utilità al fine di ritrovare il cane smarrito, ma allo stesso tempo dalla grande efficacia deterrente per il reato di abbandono.
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Il gatto e l’iscrizione nell’Anagrafe del Veneto
In assenza di una normativa che imponga un corrispettivo obbligo per i proprietari di gatti, alcune Regioni hanno provveduto autonomamente, ricorrendo alla propria potestà legislativa.
La prima a tracciare il solco è stata la Lombardia (sull’argomento può interessare la lettura di Microchip obbligatorio per i gatti in Lombardia: cosa stabilisce la disciplina regionale) che ha introdotto l’obbligo, con efficacia non retroattiva, a partire dal 1 gennaio 2020.
Qual è la situazione nelle altre Regioni? In Veneto è necessario iscrivere il gatto nel registro dell’Anagrafe degli animali d’affezione?
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La risposta è no: ad oggi soltanto in Lombardia e Puglia è rinvenibile tale prescrizione. Nella normativa regionale del Veneto che regola la materia (Legge Regionale n. 60 del 1993), è sancito, in conformità alla disciplina nazionale, che il gatto è un animale in libertà, che non può essere maltrattato né tantomeno allontanato dal luogo che sceglie come territorio in cui vivere.
É possibile l’iscrizione del gatto nel registro dell’Anagrafe degli animali d’affezione del Veneto, ma si tratta di una libera scelta del proprietario. Dunque, nessun obbligo di legge.
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Antonio Scaramozza