Il tuo gatto diventa aggressivo improvvisamente e non sai il perché? Ecco 5 possibili motivi e come riconoscere tutti i segnali.
Se pensiamo che il gatto diventi aggressivo e violento per farci del male, siamo sulla strada sbagliata. C’è sempre una causa scatenante che fa scattare il micio e lo fa reagire in questo modo. E’ fondamentale notare tutti i segnali precedenti all’attacco: noteremo che il gatto manda una serie di indizi che sta a noi cogliere. Insomma si tratta sempre di attacchi ‘preannunciati’ e mai senza una valida ragione.
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E’ nella natura stessa del gatto l’istinto di attaccare per acciuffare la preda: basti guardare con quanto accanimento inseguono farfalle ed insetti che sfuggono alle loro unghie. Il gatto è un predatore e apprezza il gusto di individuare e cacciare la preda. Dunque l’attacco è una sorta di abitudine, un rituale senza tempo poiché da sempre il micio è stato abituato a questa pratica.
Spesso notiamo un atteggiamento violento da parte della mamma gatta che ha partorito da poco. Come ogni figura materna, se avverte un pericolo che minaccia la sua prole, non esita ad attaccare: esso rientra tra le cose che una madre farà sempre per i suoi piccoli. Questa violenza però è solo passeggera: quando la gatta capirà che i suoi cuccioli sono al sicuro e nessuno vuole far loro del male, si calmerà di sicuro.
Il gatto non salta addosso all’improvviso e con le unghie ben affilate inizia a graffiarci o a morderci senza aver dato una sorta di preavviso. Più conosciamo il nostro gatto, più ci rendiamo conto che è praticamente impossibile vederlo attaccare qualcuno o qualcosa senza non aver dato prima alcuni segni di avvertimento, tipici del gatto arrabbiato.
Un gatto che ha individuato il ‘nemico’ lo guarda intensamente e solo con gli occhi fa capire chiaramente il suo messaggio: ‘Sto per attaccarti, ti avverto’. Può essere davvero divertente guardare il nostro gatto che fissa un oggetto inanimato e lo minaccia con lo sguardo!
Sappiamo che i gatti hanno un proprio linguaggio e comunicano attraverso il corpo: un’arma preziosa è rappresentata dalla coda. Essa serve a far capire i loro stati d’animo e, nel caso si tratti di una situazione di tensione, si attorciglia su se stessa.
Un attacco da lì a breve viene preannunciato anche con uno strano miagolio, molto simile a un rantolo, un ringhio. Naturalmente non ha il suono chiaro e minaccioso del ringhiare canino ma a modo suo può essere davvero inquietante.
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Innanzitutto è indispensabile cosa scatena l’aggressività del gatto, prima di poter indicare una serie di cause e successivi rimedi. Di certo non solo gli umani possono scatenare l’ira dei felini, ma anche i loro simili o altri animali con i quali entrano in contatto.
Quando adottiamo un gatto è fondamentale capire come educarlo fin da cucciolo. Se invece si tratta di un adulto bisognerà capire in che modo sgridare il micio in modo efficace. Può capitare che urla e gesti violenti da parte dell’umano scatenino la paura e l’ira del felino, che naturalmente risponderà a questo atteggiamento con altrettanta aggressività.
Può capitare che il gatto si senta infastidito da una situazione, un rumore o addirittura da un suono che proviene dall’esterno. Insomma quando non percepisce bene l’origine di questo fastidio sarà dunque ancora più facile che aggredisca chi gli è vicino. Facciamo attenzione al suo stato d’animo: se notiamo nervosismo meglio stargli alla larga!
Spesso un gatto può sentirsi attaccato da rumori molesti ed improvvisi: quindi è naturale che sfoghi la sua frustrazione con la violenza. Essendo un animale molto protettivo nei confronti dei suoi cari, è sempre pronto all’attacco se avverte che qualcosa o qualcuno sta minacciando il suo territorio e chi ne fa parte.
Che si tratti della casa in cui vive o del suo padrone, non è insolito vedere il gatto che attacca con graffi e morsi. Può sembrare prepotente ma in realtà il gatto marca il territorio in tanti modi, come con l’urina ad esempio, ed è sempre pronto a difenderlo da attacchi esterni.
L’immagine del gatto che fa le fusa ed è sempre alla costante ricerca di attenzioni, talvolta può non essere così veritiera. Un gatto ama le coccole, è vero, ma solo quando gli va. Quando non è di genio potrebbe rispondere alle carezze del padrone con graffi e piccoli morsi: questo contatto fisico prolungato che gli è imposto potrebbe stizzirlo, anziché dargli piacere. Se fa così non costringiamolo a subire le nostre attenzioni: potrebbe solo reagire peggio!
E’ colpa nostra se il gatto è stato abituato fin da cucciolo a gesti violenti: se non gli abbiamo mai fatto capire che ci desse fastidio questo suo atteggiamento, perché dovrebbe capirlo da solo una volta diventato adulto? Magari è quello l’unico modo che conosce per giocare con l’umano. E’ il suo modo per socializzare: può diventare molto fastidioso quando lo fa con altre persone, e soprattutto può creare gravi disagi in casa in caso di convivenza con altri animali.
Di solito l’aggressività è una caratteristica comune a molti felini, quindi non c’è da allarmarsi. Se col tempo notiamo che sta diventando una fastidiosa abitudine sarà meglio contattare il veterinario o consultare il parere di un etologo.
F.C.
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