Sfida tra quattro zampe: i gatti vivono più a lungo dei cani? Ecco la posizione della scienza sulla questione della longevità dell’uno e dell’altro.
Sebbene la scelta tra cani e gatti non dipende solo da questo fattore, bensì da una particolare propensione per l’uno o per l’altro, in molti si chiedono se è vero che i gatti vivono più a lungo dei cani. Ci si dovrebbe basare su dati oggettivi e chiedere la conferma sulla questione alla scienza. Ecco perché sono state prese come riferimento le parole di David Grimm, che ha rilasciato una importante intervista sulla rivista Science e dello scienziato Steven Austad. Vediamo quali sono le loro teorie e se confermano l’ipotesi che i gatti vivono più a lungo dei cani.
Prima di affrontare la questione della longevità dell’uno o dell’altro animale, vediamo qual è la vita media di un gatto e poi quella del cane. naturalmente vi sono differenze quando si parla di un gatto randagio e uno domestico, che vive in casa con tutti i comfort. I primi saranno sempre in libertà, con i rischi che comporta l’esterno e i pericoli della strada. Di certo anche la medicina farmacologica e i progressi della scienza hanno contribuito ad ‘allungare’ la vita medio di un gatto.
Essa può arrivare a sfiorare anche i 20 anni di vita, ma solitamente si aggira intorno ai 12-15 anni di vita. Un gatto randagio può vivere al massimo una dozzina di anni anche perché non è sottoposto a controlli periodici ed è più esposti a incidenti, rischi e malattie, oltre che all’esigenza di cercare rifugio e cibo ogni giorno.
Il gatto domestico invece vive sotto l’occhio attento del padrone che si preoccupa della sua salute, di dargli del cibo di qualità e in sostanza vivono in un ambiente molto meno pericoloso della strada sia col freddo sia col caldo. Inoltre il padrone scrupoloso si preoccuperà di fornire al micio domestico cibi con equilibrati livelli nutritivi che colmino il suo fabbisogno in base all’età e alle condizioni di salute.
Stessa distinzione si potrebbe fare per i cani randagi e per quelli domestici: vari sono i fattori che giocano sulla loro vita media. Oltre al fatto di vivere o meno al sicuro in casa, anche l’alimentazione casalinga ideale per il gatto, l’esercizio fisico e la razza (ovvero le loro dimensioni) contribuiscono ad una vita più o meno lunga dell’esemplare. Solitamente un cane di grossa taglia ha un’aspettativa di vita più breve rispetto ai suoi simili più piccoli. Ciò ha una spiegazione scientifica: il cuore e gli altri organi vitali dei cani di grossa taglia sono sottoposti ad una pressione superiore rispetto a quelli piccoli.
Come per i gatti randagi, anche i cani che vivono per strada sono esposti alle intemperie, al rischio di incidenti (Leggi qui: Pronto Soccorso animali: come risolvere le emergenze per cani e gatti), ma anche ad una ricerca spesso vana o insoddisfacente di cibo. Anche i cani che vivono in un canile non sono certo controllati come quelli in casa: hanno maggior rischio di sviluppare artrite ad esempio.
Per un discorso obiettivo sulla questione, ci siamo basati sulle dichiarazioni e gli studi di alcuni scienziati. Quello che segue è un estratto dell’intervista che il dott. David Grimm ha rilasciato sulla rivista Science:
‘I cani vivono in media 12 anni, i gatti circa 15 ed entrambi hanno una durata della vita molto più breve di noi. Perché? La domanda fa parte di un mistero più ampio che ha sconcertato gli scienziati per secoli … Aristotele pensava che avesse a che fare con quanta umidità conteneva un animale; scienziati moderni hanno suggerito di tutto, dal tasso metabolico ai radicali liberi’.
Insomma pare che la questione sia tuttora aperta e il dibattito sia arrivato tutt’altro che a una conclusione oggettiva sulle cause. Già Aristotele aveva notato che gli animali più grandi tendono a vivere di più, ma sulle motivazioni non aveva le idee chiare.
Lo scienziato Steven Austad, studioso di biogerontologia della University of Alabama, ha ipotizzato che gli animali più grandi vivono più a lungo degli altri perché sono meno esposti al pericolo di essere aggrediti, o comunque sanno difendersi meglio. Ma a quanto pare per quanto riguarda cani e gatti il discorso cambia: i secondi vivono in media tre anni più dei cani (sebbene questi ultimi siano tendenzialmente di dimensioni maggiori).
Di certo, facendo un raffronto tra generazioni, ora gli animali in generale hanno un’aspettativa di vita più lunga rispetto ai loro antenati. Questo potrebbe essere dovuto agli ormoni, al rafforzamento del corpo e la minore esposizione di questo alle malattie.
Pare che i gatti vivano più a lungo dei cani perché si difendono meglio, e fin dalle generazioni precedenti i felini sono stati abituati a vivere in solitudine. Ciò ha consentito loro di essere meno esposti a contagi di gruppo, come poteva accadere per i lupi, antenati dei cani. Allo stesso tempo il solitario gatto è stato costretto ad acuire i suoi sensi e a svilupparli maggiormente per far fronte ai pericoli, non potendo contare sul branco che li difende.
Le aspettative di vita dei cani è raddoppiata negli ultimi 40 anni, mentre quella dei gatti domestici vivono più a lungo per una dieta migliore e cure mediche più efficaci e alla portata della maggior parte dei padroni.
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F.C.
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