I gatti sentono quando torni a casa o almeno hai questa sensazione? Potrebbe non essere sbagliata, ecco cosa dicono gli esperti.
Chi vive con uno o più gatti lo sa benissimo. Quando torna a casa si ritrova il gatto sulla porta ad aspettare, oppure se torna in macchina ecco spuntare il gatto nel parcheggio e andargli incontro. Come queste, ci sono tante altre scene simili che ci fanno pensare che i gatti abbiano degli strani poteri.
Come fanno a capire quando torneremo? E come fanno ad anticiparci in questo modo? I gatti sentono quando torni a casa? Sono domande che si pongono tutti e la scienza ha dato delle risposte a queste curiosità.
Cerchiamo di capire come fanno esattamente i nostri mici a capire quando torneremo a casa e ad anticipare questo momento venendoci già incontro. Lo sentono, lo percepiscono o ci sono altri motivi? Scopriamolo qui di seguito.
I gatti sentono quando torni a casa: come fanno?
Se si parla di risposta scientifica è naturale che si può escludere il fatto che il gatto abbia poteri divinatori o premonitori. Ci sono ancora molte persone che hanno timore di loro proprio perché pensano abbiano qualcosa di magico.
La scienza ha dimostrato che il gatto possiede la capacità di stabilire le varie condizioni dell’ambiente e le cose che si ripetono uguali nel corso della giornata. Lo sappiamo fare anche noi, in realtà. In pratica, i gatti individuano i nessi causali. Quindi, capiscono che qualcosa porta a qualcos’altro e così via.
Questa loro caratteristica è innata e si è sviluppata per farli sopravvivere in natura. Conoscere ogni dettaglio dell’ambiente che li circonda ed essere in grado di osservare e memorizzare ogni singolo dettaglio permette loro di difendersi dagli attacchi, di cacciare nel momento giusto e tante altre cose.
I gatti studiano l’ambiente in cui si trovano, registrano nella loro testa tutti i dettagli e in questo modo riescono a capire quando succede qualcosa se questa si verifica con regolarità.
Cosa sentono
Noi non ce ne rendiamo conto, forse, ma quando torniamo a casa diamo vita ad una serie di eventi, di rumori e di particolari che il gatto ha imparato a riconoscere.
Pensiamo, ad esempio, al rumore della nostra auto, il rumore delle nostre scarpe e del nostro passo, oppure a quello che mettiamo in movimento come l’abbaiare dei cani dei vicini.
Ma non solo, ci sono anche rumori delle porte, cigolii, fruscii che il gatto percepisce perché ha un udito molto più sviluppato del nostro. Ecco come fa a sapere che stiamo tornando a casa. È un po’ lo stesso meccanismo che li porta a chiedere da mangiare proprio nell’orario in cui noi abbiamo deciso di dargli da mangiare tutti i giorni.
Loro osservano la luce del sole, osservano i rumori circostanti che ci sono quando di solito apriamo la scatoletta. Così riescono a prevedere qual è il momento esatto del giorno dopo e di tutti i giorni che seguono.