Ogni esemplare di Felis Silvestris è magnetico, ma quali sono i gatti selvatici più belli? Queste le caratteristiche delle specie più affascinanti.
Ai più accaniti lettori e soprattutto appassionati del mondo felino non sarà sfuggita la notizia che l’Ente Nazionale Pro natura ha eletto animale del 2020 il Felis Silvestris, meglio conosciuto come gatto selvatico.
Questo meraviglioso esemplare , sfuggito all’estinzione e che sta nuovamente popolando i boschi di quasi tutti il mondo, è così diventato ambasciatore dell’impegno in favore della natura.
Negli ultimi decenni, gli studi e le analisi genetiche per classificare le varie sottospecie appartenenti al Felis Silvestris sono state davvero tante, e la più recente, pubblicata nel 2007, ha stabilito che solo 5 sono le sottospecie riconosciute di questo splendido felino:
Ma quali sono tra questi i gatti selvatici più belli? Scopriamoli.
Morfologicamente simile al gatto domestico, il Felis Silvestris ha la fama di essere un solitario.
Se il primo adora la compagnia della sua famiglia umana e la vita in casa (non nascondendo comunque il suo lato più selvatico), il secondo sta bene alla larga dall’uomo.
Evita di “gironzolare” e andare a caccia nei centri abitati, preferendo territori più isolati ed immersi nella natura più selvaggia. Territori, che una volta “conquistati”, difende aggressivamente da eventuali predatori.
Il Felis Silvestris popola davvero quasi tutto il mondo, estese aree in Europa, Africa, India, Asia, Cina e Mongolia, dove si è adattato a vivere nei boschi, nelle foreste e nella savana, nutrendosi di uccelli e piccoli mammiferi, come conigli e roditori, che caccia con grande abilità.
Seppur fisicamente molto simili, il Felis Silvestris mostra delle caratteristiche che lo differenziano dal gatto domestico:
Piccola curiosità: a differenza di quello domestico il gatto selvatico non ama giocare con le sue prede una volte uccise: il suo intento è solo quello di divorarne la carne con avidità.
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Solitario, amante della vita notturna, restio a farsi avvicinare dall’uomo, forte e robusto: queste sono le principali caratteristiche del gatto selvatico.
Seppur tutti meravigliosi e particolari, precedentemente vi abbiamo detto che nel 2007 sono state riconosciute solo 5 specie di Felis Silvestris e tra queste ce ne sono 2 che emergono per il loro fascino. Questi i gatti selvatici più belli.
Chiamato anche gatto di Biet, il Felis Silvestris Bieti è originario della Mongolia e tra i gatti selvatici è quello meno conosciuto in tutto il mondo.
Popola territori dalle condizioni climatiche davvero difficili: inverni freddissimi ed estati molto torride. Vive tra i 2500 e 5000 metri di altitudine tra le boscaglie e le praterie dell’altopiano tibetano e come tutti i gatti selvatici è una specie rara e protetta (visto il pericolo di estinzione).
Solitario e molto schivo con l’uomo, ama riposare tutto al giorno al sicuro in una tana e di notte eccolo in attività, pronto a cacciare con il suo fare silenzioso e lento, ed avvistata la preda l’afferra con un rapido balzo: uccelli e piccoli mammiferi, come ratti, criceti e marmotte sono le sue principali prede.
Dal corpo robusto, agile e molto sinuoso può arrivare a misurare anche 120 cm. Il suo manto, molto chiaro sul petto, è grigio in inverno e marrone in estate con striature più scure presenti soprattutto su coda, zampe e viso.
La particolarità di questa specie consiste nella cresta netta e di colore scuro presente sul cranio, nel ciuffo di peli, solitamente rossi, sulla punta delle orecchie e negli anelli di colore nero che avvolgono la coda, la quale all’estremità è completamente nera.
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Conosciuto anche come gatto africano, questa specie è nata ben 131.000 anni fa e sicuramente è tra i gatti selvatici più belli al mondo
Il Felis Silvestris Lybica popola il Medio oriente e l’Africa dove occupa savane e steppe, ben lontano dall’uomo. Si ciba di piccoli mammiferi e di uccelli che preferisce cacciare all’alba o al tramonto.
Seppur più piccolo del gatto di Biet, infatti non supera i 75 cm di lunghezza, il suo corpo è molto robusto e presenta una muscolatura ben definita.
Agile e sinuoso, ha un passo estremamente lento e delicato quando si avvicina alla sua preda ma dimostra tutta la sua agilità quando con un balzo l’afferra.
Difende con grinta il suo territorio e quando si sente minacciato sa come spaventare i suoi “nemici”: rizza il pelo inarcando la schiena per mostrare ancora di più la forza che possiede.
Il colore del suo manto va dal sabbia al grigio/giallo, con anelli di colore nero che circondano la sua folta coda. Lo sguardo è da vero ammaliatore.
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Rossana Buccella
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