Le ricerche in questi ultimi anni si sono dedicate ad indagare l’universo emotivo e cognitivo dei nostri animali domestici. I gatti sono da sempre stati animali piuttosto indipendente e difficilmente lascia trapelare i propri sentimenti nei riguardi dell’uomo.
Nonostante le numerose dimostrazioni di affetto, il rapporto tra uomo e gatto è ancora molto discusso a partire da ricercatori che sostengono che i gatti non sono sensibili nei confronti del padrone che sarebbe solo uno strumento per mangiare. Tuttavia altre ricerche hanno dimostrato che i gatti rispondo agli stati d’animo dei proprietari. Ad esempio, un alcuni test sulla’interazione tra gatto e padrone hanno portato a delle conclusioni sorprendenti. I gatti e i loro proprietari sono stati messi in una stanza con un ventilatore piuttosto spaventoso. In alcuni casi, i proprietari hanno finto di aver paura del ventilatore. Nel 79% dei casi i gatti hanno risposto alla paura del padrone avvicinandosi a lui, durante l’esperimento, laddove normalmente tendevano ad essere più vicini al ventilatore, quando il proprietario era rilassato.
Altre ricerche avrebbero dimostrato che i gatti sono sensibili agli umori dei padroni e ci sono più possibilità che si avvicinano all’uomo quando è estroverso e meno possibilità che si avvicini alle persone quando sono tristi.
Una ricerca del 2013, condotta da due ricercatori giapponesi, Saito e Shinozuka ha dimostrato che i gatti riconoscono la voce del padrone ma anche che riconoscono il loro nome quando vengono chiamati da estranei. Tuttavia i gatti sarebbero più sensibili alla voce dei padroni, accennando a movimenti della testa o delle orecchie in risposta del suono così come lo scodinzolio di un cane.
I gattini hanno circa nove diversi tipi di vocalizzazione, mentre gli adulti ne hanno circa 16 tipi diversi. Inoltre, le vocalizzazioni differiscono tra gatti domestici e quelli selvatici. Recentemente, è stata avviata una ricerca che dimostrerebbe che i gatti avrebbero addirittura dei dialetti, in base alle aree geografiche. Ciò dimostrerebbe che la voce dell’uomo influenza la vocalizzazione e il tono dei gatti così come ad esempio i gatti fanno le fusa solo quando la madre si avvicina ai suoi cuccioli o solo con l’uomo ma non tra gatti adulti.
L’attaccamento al proprietario è stato invece dimostrato con una ricerca del 2007, in cui i gatti hanno mostrato attaccamento ai proprietari: in una stanza i felini domestici sono stati messi a confronto sia con i proprietari che con delle persone estranee. Nella maggior parte dei casi, hanno sempre giocato con il padrone ma mai con gli estranei. Solo dopo aver preso confidenza allora si sono avvicinati.
Tra gli altri elementi che inducono a dimostrare l’attaccamento dei gatti, anche l’ansia di separazione: i gatti mostrano più stress, urinano e defecano in luoghi non consoni, miagolano maggiormente, tendono a distruggere maggiormente oppure ad avere comportamenti eccessivi come il pulirsi in modo ossessivo.
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