Sola apparenza o sono davvero così? Ecco perché i gatti sembrano maleducati ed egoisti ai nostri occhi e cosa dice la Scienza.
Tendiamo a giustificarli con la scusa del ‘carattere’ o sono davvero così? Di sicuro c’è bisogno di fare chiarezza: i gatti sono davvero maleducati ed egoisti come a volte possono sembrare? E’ la Scienza stavolta a rispondere a questa domanda che potrebbe ‘scagionare o condannare’ i nostri dolcissimi amici felini. In ogni caso li ameremo comunque e saranno sempre tra gli animali domestici preferiti da tutti i padroni!
Se pensate di conoscere alla perfezione il vostro micio domestico, sappiate che potrebbe sempre sorprendervi perché in realtà il suo carattere è del tutto imprevedibile (anche dopo anni di convivenza!). E anche i segnali che ci invia potrebbero apparire incoerenti e spesso fuorvianti rispetto a quelli che sono i suoi reali desideri.
Di sicuro si tratta di un carattere altalenante, apparentemente capriccioso e prepotente, come tutto gli appartenesse, umani compresi. Di sicuro tutti hanno in comune la curiosità e la voglia di scoprire, di conoscere il mondo che li circonda; inoltre hanno tutti una spiccata memoria, fattore utile se si considera che ben ricordano esperienze che possono aver causato loro traumi e sofferenze da non ripetere ma che influiranno inevitabilmente sulla loro personalità futura. Infine si tratta di un animale territoriale, che ama lasciare la sua impronta sul territorio e sulle persone.
Team dell’Università di Kyoto e della Società giapponese hanno condotto interessanti studi sul carattere e la personalità del felino, mettendone un campione ‘alla prova’ in una situazione particolare. Il loro padrone veniva messo in difficoltà e l’esperimento avrebbe dovuto capire come si comportavano i gatti in quella particolare circostanza. Anche i cani erano stati sottoposti alla medesima prova tempo prima con risultati del tutto differenti.
Si sono notati i comportamenti di ben 36 gatti presi in esame e la loro reazione in una particolare situazione: il loro padrone mostrava di avere difficoltà ad aprire una scatola. Accanto a lui vi erano tre persone: la prima li aiutava nell’impresa, la seconda si rifiutava di aiutarlo e la terza restava impassibile e neutrale.
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Lo studio ha dimostrato che i gatti accettavano di buon grado cibo da ciascuna delle tre persone, senza fare alcuna differenza. Invece nel caso dei cani, essi non hanno mai accettato cibo dalla mano delle persone che si erano rifiutate o comunque non avevano aiutato il loro padrone in un momento di difficoltà.
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In realtà non sarebbe giusta una risposta affermativa, ma semplicemente pare che i felini non facciano alcuna differenza tra coloro che sono stati scortesi o indifferenti alle esigenze dei loro padroni e a quelli che invece si sono mostrati solidali. Però non è giusto basarsi su questo per definirli animali egoisti.
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Pare che lo studio sia arrivato alla conclusione che si tratta di animali socialmente inetti, poco attenti e indifferenti cioè alle esigenze altrui. E una grande differenza vi è naturalmente coi cani, che invece riescono sempre a mostrare la loro fedeltà e l’attaccamento al proprio padrone, comportandosi di conseguenza con le persone ‘amiche’ e non.
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