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Gatti e mal d’auto: 5 segreti per non rinunciare al viaggio insieme

Ti piace viaggiare col tuo gatto ma soffre il mal d’auto? Ecco quali sono i trucchi per risolvere i disturbi della chinetosi del gatto.

Gatto impaurito in auto

Bello viaggiare in macchina, scoprire posti nuovi, senza rinunciare alla compagnia del nostro gatto. Eppure un tragitto, anche breve, può diventare un vero e proprio incubo per il nostro micio e naturalmente per noi che gli siamo accanto. E’ bene accertarsi che il nostro gatto non soffra il mal d’auto prima di intraprendere lunghi e avventurosi viaggi. Ma c’è una soluzione e di certo non è quella di rinunciarvi. Scopriamo quali sono i trucchi per stare insieme al nostro micio anche durante le vacanze.

Cos’è la chinetosi

Il mal d’auto compromette il buon funzionamento dell’apparato vestibolare. Esso è composto da tre ‘condotti’ che trasportano liquidi e secrezioni. I movimenti bruschi dell’auto, tra frenate, accelerazioni e sbandamenti vari, possono facilmente stimolare tale apparato. la sollecitazione eccessiva dello stesso comporta nausea e in alcuni casi episodi di vomito. ecco perché in generale il gatto si lamenta con miagolii diversi dal solito linguaggio felino, segni di un malessere fisico oltre che di una paura per l’abitacolo in sé.

Il gatto e l’auto

Non è un rapporto felice quello tra i mici e i mezzi su ruote: miagolii lamentosi, tentativi di fuga, nausea e anche vomito sono segni evidenti di questa profonda antipatia con le macchine. I gatti insomma non nascondono il loro disagio nell’essere ‘trasportati’. Eppure vi sono dei piccoli trucchetti da adottare per non rinunciare al viaggio insieme.

5 consigli per viaggiare bene

Non dovrete tendere un tranello al vostro micio, anche perché essendo degli animali molto permalosi i gatti si offendono e potrebbero tenervi il muso per giorni. Quindi è bene adottare misure cautelative per vivere serenamente il viaggio in auto. Altrimenti anche un piccolo tragitto può essere un inferno per tutti gli occupanti dell’abitacolo.

Piccoli spostamenti

Soprattutto all’inizio di questa nuova ‘avventura’ è preferibile non iniziare con un viaggio troppo lungo: è importante che il gatto si abitui man mano ai tragitti più o meno lunghi. La prima volta è bene portare in macchina il gatto senza avviare il motore: in questo modo il micio prenderà confidenza con l’abitacolo e la volta successiva non subirà il trauma degli spazi stretti. Una seconda volta si potrà iniziare con qualche piccolo spostamento e via via sempre con tragitti più lunghi.

Usare il trasportino

Gatto nel suo trasportino

Sebbene non sia piacevole per il gatto rinunciare alla sua libertà di movimento, il trasportino è un’ottima soluzione per innanzitutto stroncare sul nascere tentativi di fuga da parte del micio, e anche per averlo sotto controllo. Magari dopo aver capito come far entrare il gatto nel trasportino, senza urtare la sua suscettibilità, è utile coprirlo con una coperta. questo serve sia per attutire rumori del traffico sia per rendere meno fastidiose le luci della strada. Può accadere che il gatto si senta a disagio nel trasportino, quindi è bene sceglierne uno adatto a lui e piuttosto comodo.

Mai lasciare da solo il gatto in auto: così come per i bambini, è molto pericoloso chiudere il micio dentro l’auto, soprattutto sotto il sole estivo.

LEGGI ANCHE: Mal d’auto nei cani? Ecco 5 consigli utili per viaggiare meglio insieme

Rimedi naturali

Lo zenzero è particolarmente indicato per risolvere il problema di nausea nel gatto durante i viaggi: è preferibile un estratto secco di questa spezia al prodotto fresco. La posologia dovrebbe essere di circa 25 gr prima della partenza e poi ogni 2/3 ore lungo il tragitto.

Alternativa valida allo zenzero sono i Fiori di Bach: ideale è una miscela di aspen, elm, vervain e sclerantus. Ancora in commercio è molto diffusa la vendita di uno spray ai feromoni da spruzzare sul trasportino o nell’abitacolo per l’effetto rilassante che ha sul micio.

Digiuno di acqua e pappa

Non si richiede alcuna dieta particolare il giorno della partenza, anzi bisogna non cambiare assolutamente il tipo di pappa, bensì le sue abitudini. L’orario del pasto deve essere regolato in base a quello della partenza ed è necessario che il gatto non mangi nelle tre ore precedenti all’inizio del viaggio. In questo modo potrà digerire senza problemi.

Per quanto riguarda il problema della sete, per evitare spiacevoli ‘inconvenienti’ durante il viaggio, è preferibile fargli bere acqua a piccoli sorsi ma spesso. Durante i mesi estivi è anche ottimale la soluzione di bagnargli il muso con un panno impregnato di acqua per rinfrescare il nostro micio, in modo che possa soffrire il meno possibile la calura.

Aiuto del veterinario

Se nessuno dei metodi prima elencati dovesse funzionare non ci resta che consultare il parere di un esperto. Il veterinario avrà piena considerazione del caso e deciderà se è il caso di adottare una terapia farmacologica.

 

Essa potrebbe comprendere tranquillanti e antiemetici ma è vivamente sconsigliato l’uso di tali prodotti senza una prescrizione medica.

F.C.

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Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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