Perché i gatti non ruggiscono, a differenza dei loro grandi cugini selvatici? Tutta questione di anatomia: scopriamo la risposta.
Di primo acchito, può sembrare una domanda decisamente bizzarra. Sappiamo bene, infatti, che a differenza di tigri, leoni e ghepardi i gatti non ruggiscono: ma perché? In fondo, anche i nostri amati mici rientrano nella categoria dei felidi, seppur non condividano con gli altri membri di questa famiglia stazza e habitat. Ecco cosa c’è da sapere su questa affascinante questione.
Perché i gatti non ruggiscono?
Se vi state chiedendo perché i gatti non ruggiscono, sappiate che la motivazione risiede in una specifica caratteristica anatomica, che distingue questi animali rispetto ad altre specie di felidi.
Questa famiglia può essere divisa in due sottogruppi: felini e panterini. Nella prima categoria, oltre al micio, rientrano tutte le specie di dimensioni medio-piccole, che non sono in grado di ruggire.
Nella seconda, invece, sono inclusi gli esemplari di dimensioni più grandi, che sono in grado di emettere potenti ruggiti. Tra questi, naturalmente, non possono mancare:
- Pantera;
- Tigre;
- Giaguaro;
- Leopardo;
- Leone.
Dalla distinzione della famiglia dei felidi, appare ovvio che il gatto non è l’unica specie che non è in grado di ruggire. Come abbiamo anticipato, infatti, tutti gli animali che rientrano nel sottogruppo dei felini non possiedono questa capacità. Di quali si tratta, oltre al micio?
- Puma;
- Lince;
- Caracal;
- Gatto leopardo.
Potrebbe interessarti anche: I gatti miagolano in lingue diverse? Uno studio potrebbe rivelarlo
Come è fatto l’apparato fonatorio del micio
L’anatomia spiega perché i gatti, così come gli altri membri della sottofamiglia dei felini, non possono ruggire.
Essenziale per emettere questo verso maestoso e potente è lo ioide, un insieme di piccole ossa che si trovano alla base della lingua.
Esse mettono in contatto la laringe, in cui si trovano le corde vocali, con il cranio.
Potrebbe interessarti anche: Miagolio del gatto: versi, interpretazioni e cosa vuole comunicare micio
Nel caso dei felidi della sottofamiglia dei panterini, lo ioide è composto in parte da cartilagine, un tessuto elastico che permette la mobilità necessaria per ruggire.
Nei mici, invece, lo ioide è completamente calcificato: è proprio la rigidità di questo fascio di ossa a impedire ai nostri quattro zampe di emettere dei ruggiti.