Il peggior nemico dei volatili? Sempre e solo il micio! Ecco perché i gatti cacciano gli uccelli e cosa risveglia il loro DNA da predatori.
Una volta notati, li fissano, prevedono i loro movimenti e prima che quelli possano spiccare il volo li afferrano con una decisa zampata: questa è la tecnica più comune del micio che vuole attaccare un uccello. Ma perché il felino ce l’ha così tanto con il volatile? Perché probabilmente c’è qualcosa nell’uccello che fa risvegliare in lui il suo DNA di cacciatore, di predatore. Quindi è normale chiedersi: perché i gatti cacciano gli uccelli? Di seguito tutte le risposte ai nostri (legittimi) dubbi.
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Ma perché i volatili fanno innervosire così tanto i nostri amici a quattro zampe? Non è detto neppure che sia proprio rabbia, magari è solo voglia di giocare. Vediamo tutti i motivi per cui un gatto caccia gli uccelli.
Beh diciamo che, ovviamente, la peggio l’hanno proprio i volatili. Sebbene sia difficile immaginare che il nostro tenero gattino sia un potenziale predatore, in realtà i suoi simili hanno contribuito in massima parte alla estinzione di diverse specie. Studi approfonditi hanno confermato che almeno 33 specie diverse si sono estinte a causa della caccia dei gatti, con un forte colpo per la fauna mondiale.
Secondo alcune stime, pare che un innocuo (si fa per dire) gatto domestico uccida in media 9 uccelli all’anno. Moltiplicando questo numero per tutti i gatti domestici, il risultato è piuttosto impressionante. Per non parlare poi dei gatti selvatici e randagi che sono sempre in strada, liberi di cacciare. Tra le 33 specie di uccelli estinti, molti di essi erano incapaci di volare e dunque diventavano prede molto facili da catturare per i felini.
Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Nature Communications, i gatti iniziano a cacciare fin da appena nati e per tutti i primi anni di vita. Bisogna pensare che in quel periodo i gattini sono in forza e pieni di energie da impiegare nella caccia e nel gioco. E’ ovvio che quelli randagi, vivendo in strada e non al chiuso in una casa, hanno maggiori possibilità di cacciare liberamente e in qualsiasi momento del giorno e della notte.
La tecnica di caccia solitamente è la stessa: vede la preda in movimento, la punta, si nasconde per non farsi vedere e resta immobile per non darle alcun motivo per scappare. Al momento opportuno, con un balzo, salta su di lei e la afferra con le zampe e con la bocca. Non a caso la sua viene detta ‘tecnica del balzello‘, ovvero uno scatto immediato e fulmineo che coglie di sorpresa la vittima.
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Evitare che il micio, quando esce fuori a giocare, ci porti in dono un uccello o lo stordisca fino ad ucciderlo solo per il solo gusto di cacciare, è impossibile. Ma diciamo che possiamo rendere questa attività più complessa e, se vogliamo dal suo punto di vista, più accattivante. La cosa più scontata è tenere il gatto a casa, lontano da finestre aperte che, oltre a rappresentare un pericolo (Leggi qui: Gatti e finestre: perché fare attenzione e come renderle sicure), sono la posizione ideale per cacciare uccellini. Bisogna che sia lontano da gabbie e da contenitori che ospitino i volatili.
Un altro metodo, magari meno efficace del tenere il micio chiuso in casa, può essere quello di fargli indossare un campanellino. Con questo oggetto al collo, il gatto ‘avvertirà’ involontariamente gli uccelli del suo arrivo. In questo modo essi sapranno che c’è un gatto nelle vicinanze e dunque è meglio volare da un’altra parte. Ma per alcuni è un rimedio assolutamente inutile: tentar non nuoce!
Francesca Ciardiello
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