I gatti per comunicare usano l’olfatto e i suoni. Dalle fusa ai miagoli, dagli spuffi ai ringhi: i suoni dei gatti sono stati studiati da un team di esperti che ha poi creato della musica adatta a loro che viene apprezzata tantissimo nel mondo felino.
Sono ben 12 diversi suoni quelli usati dai gatti per comunicare, e che sono nella maggior parte dei casi distinguibili solo per loro perché differiscono in caratteristiche impercettibili per l’orecchio umano.
L’udito dei gatti è molto più sviluppato rispetto a quello degli esseri umani: la capacità uditiva dei nostri amici a quattro zampe è sviluppata il triplo rispetto a quella degli esseri umani.
In particolare:
Gatti, da 30 fino a 65.000 H; esseri umani, da 20 Hz (suoni più gravi) fino a 20.000 Hz (suoni più acuti).
I suoni emessi dai gatti vanno da fusa dolci a spuffi, miagolii e ringhi che differiscono per intensità del suono, durata e frequenza per assumere diversi significati.
Noi esseri umani amiamo rilassarci con suoni armoniosi che seguono la frequenza del nostro cuore e sono in linea con i desideri. Ma non è detto che la nostra musica piaccia ai gatti. Anzi, possiamo dire con certezza che la musica ad alto volume li stressa e li fa innervosire, mentre la musica a basso volume riesce a farli rilassare.
Quindi se hai un gatto, non obbligarlo a sentire musica ad alto volume altrimenti gli puoi provocare un terribile fastidio.
Ma i gatti non detestano ogni tipo di musica, anzi. I gatti amano la musica ma solo quella che è stata composta per loro attraverso melodie leggere che gli permettono di rilassarsi.
Questa scoperta è stata effettuata grazie a una ricerca condotta dall’Università del Wisconsin che ha voluto analizzare gli effetti di composizioni musicali sui gatti.
Partendo dal presupposto che gli esseri umani in genere preferiscono la musica che si colloca all’interno della nostra gamma vocale e che segue all’incirca lo stesso ritmo del nostro battito cardiaco, hanno creato della musica adatta ai felini da appartamento.
Le scelte musicali sono state quindi fatte in base allo studio sulle normali emissioni sonore del micio, le frequenze e le durate.
La musica creata è stata proposta a 47 gatti domestici, nelle loro abitazioni e in presenza del proprietario. Per confronto, il team ha proposto anche due brani classici considerati da sempre molto apprezzati dai felini: l’Elegie di Gabriel Fauré e l’Aria sulla quarta corda di Bach.
Anche se le due composizioni classiche non abbiamo alterato negativamente il comportamento dei mici non li hanno nemmeno coinvolti in maniera positiva.
Al contrario, la musica appositamente creata ha avuto come esito un aumento dell’attenzione e del comportamento positivo, come fusa e avvicinamento agli altoparlanti con annesso struscio.
L’atto di strusciarsi agli altoparlanti rappresenta una rivendicazione del possesso e il gradimento verso quell’oggetto.
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