Patogenesi:
Il progredire dell’infezione determina uno scompenso immunitario che è la base dei sintomi clinici della malattia. Infatti, i CD4 svolgono un ruolo importante nel promuovere la risposta immune umorale e cellulo-mediata.
Sintomi: Periodo d’incubazione: 1-5 mesi, poco specifici.
La progressione clinica della malattia potrebbe essere divisa in varie fasi successive, non sempre distinguibili fra loro:
Il virus si trasmette direttamente dai gatti infetti a quelli sani per contatto diretto tramite scambi di fluidi organici (saliva, sangue) e non resiste nell’ambiente. La malattia ha una maggiore incidenza nelle zone urbane e nei luoghi dove si ha un’alta concentrazione di gatti randagi. È molto diffuso tra i gatti maschi adulti non sterilizzati, liberi di uscire all’esterno, che lottano tra loro mordendosi quando cercano di difendere il territorio dagli altri maschi.
La fase acuta ha una durate che va dai 2 ai 4 mesi.
La Diagnosi è molto complessa se non quasi impossibile. E’ necessario l’intervento del laboratorio per la ricerca di Anticorpi nel siero.
Purtroppo la Profilassi è vana in quanto non è presente un vaccino in commercio.
SUGGERIMENTI PER LA PROFILASSI DELLE RETROVIROSI FELINE:
• Saggiare tutti i gatti
• Eliminazione dei gatti positivi
• Pulizia della lettiera, utensili e lavaggio con idoneo
disinfettante almeno 10 gg. prima dell’introduzione
di nuovi animali
• Ridurre l’entrata e l’uscita dei gatti
dall’allevamento
• Saggiare nuovamente i gatti a distanza di 12 mesi
• Rimozione della quarantena quando gli animali sono
risultati negativi ad almeno due test consecutivi
• Saggiare i gatti di nuova introduzione
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