Fino a che distanza possono comunicare i gatti? In che modo possono scambiarsi messaggi? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Anche i piccoli felini, ovviamente, comunicano tra loro. E lo fanno in diversi modi, e non sempre “dal vivo”. Una sorta di modalità asincrona di conversazione, che permette ai gatti di comunicare anche da una lunga distanza. Scopriamo quali sono le tecniche di comunicazione dei nostri piccoli amici a quattro zampe.
I sensi del felino
Se si parla di comunicazione del gatto, non possiamo non pensare ai suoi mirabolanti sensi.
Udito, olfatto e vista sono i superpoteri per mezzo dei quali il felino impara a conoscere e si orienta nel mondo circostante. E con essi comunica con gli altri esseri viventi, appartenenti o meno alla sua stessa specie.
Il pezzo forte del felino è sicuramente l’udito. Particolarmente sensibile, questo senso consente al gatto di avere al proprio arco una temibile freccia nell’arte della caccia. Basti pensare che è in grado di avvertire il fruscio emesso dal movimento di un topo fino a venti metri di distanza, perfino quando è in dormiveglia.
E se ciò non è sufficiente, basti pensare che l’udito del gatto è ben quattro volte più forte di quello dell’essere umano; perfino Fido è costretto a lasciare il passo al felino.
Si invertono i ruoli quando si parla di naso. Seppur quello del cane sia più performante, anche l’olfatto del gatto esprime notevoli capacità. Anche la vista del felino cela delle doti nascoste; di notte il gatto ha una visione eccezionale, 6-8 volte migliore di quella dell’essere umano, grazie al cosiddetto tapetum lucidum.
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La distanza massima fino alla quale i gatti riescono a comunicare
Per comprendere fino a che distanza possono comunicare i gatti, occorre analizzare la portata dei loro sensi.
Partiamo dal senso forte del felino, ovvero l’udito. Sono molto note le straordinarie capacità dell’orecchio del gatto sulla breve distanza, in quanto funzionali alla caccia; meno conosciute invece quelle sulla lunga distanza, ma altrettanto strabilianti, quanto meno se paragonate alle nostre.
I gatti riescono ad udire suoni a grandi distanze, quattro o cinque volte più lontani degli umani; ma nella comunicazione tale straordinaria capacità non ha grande rilevanza. A molti sarà noto il fatto che il miagolio sia utilizzato dal gatto quasi solo esclusivamente per comunicare con gli esseri umani.
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Come tutti gli animali, anche tali felini comunicano attraverso il cosiddetto linguaggio del corpo; è altresì chiaro che questo mezzo di comunicazione presuppone necessariamente una distanza ravvicinata, e dunque non degna di nota, almeno per l’argomento trattato.
Resta da precisare che il gatto può comunicare anche in modalità “asincrona”, inviando e ricevendo messaggi per mezzo dell’olfatto; modalità che non presuppone che i comunicanti sia nello stesso contesto di tempo e di luogo.
Il gatto rilascia feromoni su un oggetto, su un territorio, su una persona; e con esso può comunicare una molteplicità di informazioni; dal proprio stato di salute alla disponibilità all’accoppiamento, fino alla marcatura del territorio.
Ed è chiaro, che in tal senso, almeno ipoteticamente, anche le più grandi distanze non costituiscono un ostacolo a tale modalità di comunicazione.
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A. S.