Ci sono tanti falsi miti sui gatti in circolazione, delle vere e proprie leggende che bisogna sfatare assolutamente se hai intenzione di adottare un micio.
Girano da sempre tante storie e falsi miti sugli animali e in particolare sui gatti: probabilmente a causa della loro natura misteriosa e indipendente, questi meravigliosi felini sono stati addirittura accusati di portare sfortuna, come nel caso dei malcapitati gatti neri.
In realtà, mentre è facile intuire che superstizioni e storie di fantasia di questo genere sono assolutamente prive di reale fondamento, per alcuni falsi miti in circolazione sui gatti è necessario fare una smentita: alcune convinzioni, infatti, possono arrecare danno inconsapevole da parte di chi adotta un micio nei confronti del povero amico peloso.
In questo articolo vedremo alcuni tra i più diffusi falsi miti sui gatti, in modo da sfatarli e impedire che possano causare inutilmente problemi alla salute e al benessere dei nostri mici domestici.
Falsi miti sui gatti: sfatiamo i più diffusi (e pericolosi!)
1. I gatti sono creature solitarie > non è assolutamente vero che i gatti amano solo ed esclusivamente la solitudine! Ci sono tantissimi mici di ogni età che amano la compagnia di altri gatti, dei loro amici umani, ma anche dei cani: sicuramente un gatto ha bisogno dei propri spazi privati, ma ciò non vuol dire che siano felici di stare sempre da soli. Per approfondire il tema, scopri quali sono le razze feline più adatte a convivere con i cani.
2. Ai gatti non serve il veterinario > questo è uno dei falsi miti sui gatti più pericolosi in circolazione. Assolutamente, il gatto va portato dal veterinario regolarmente e ci sono tantissimi esami di prevenzione veterinaria sepecifici per gatti che possono aiutare micio a vivere più sano e più a lungo, assieme all’alimentazione giusta e a un adeguato esercizio fisico.
3. I gatti che escono liberamente sono più felici > anche se ci sono tanti gatti che sono liberi di uscire di casa per poi tornare in famiglia, è statisticamente provato che i mici casalinghi vivono più sani e più a lungo rispetto a quelli che girano per strada. Ovviamente la strada è più pericolosa dell’ambiente domestico, soprattutto se si prendono le giuste precauzioni per una casa a misura di micio.
4. Non è possibile addestrare i gatti > in realtà i gatti sono animali intelligentissimi e, se hanno voglia di farlo, imparano facilmente tantissime cose. Ne sono esempio lampante i gatti che imparano a riportare la pallina, ma anche i gatti che vanno al guinzaglio. Se vuoi provare ad addestrare il tuo, ecco alcuni esercizi e trucchetti da insegnare al gatto.
5. I gatti non devono mangiare carne > questo falso mito nasce probabilmente dall’immagine dei gatti che ci hanno inculcato fumetti, favole e cartoni animati: i gatti amano il pesce e la carne non è di loro interesse. In realtà, i gatti sono animali assolutamente carnivori e la loro alimentazione deve basarsi proprio su carne e interiora.
6. Il gatto fa le fusa quando è felice > le fusa sono una caratteristica felina famosissima, ma sono soprattutto uno strumento di comunicazione che micio usa per esprimere il suo stato d’animo. Anche se spesso i gatti fanno le fusa per dire che stanno bene, non mancano altri significati differenti: le fusa, infatti, sono un meccanismo auto-calmante che il gatto usa anche quando è sotto stress.
7. I gatti miagolano per comunicare con i loro simili > i felini domestici hanno un sistema di comunicazione molto articolato, che comprende meccanismi come le fusa, particolari posizioni della coda e posture del corpo, ma anche miagolii e vocalizzi. In particolare, il gatto miagola ma lo fa solo per comunicare con gli umani: a proposito, ecco cosa vuole dirci micio quando fa miao.
8. I gatti odiano l’acqua > anche in questo caso bisogna distinguere caso per caso: ci sono molti gatti che non amano bagnarsi, ma anche tante razze feline che amano l’acqua e si divertono un mondo quando possono fare il bagno! In generale, micio ha un rapporto particolare anche con l’acqua da bere: basta pensare al fatto che i gatti preferiscono bere dal rubinetto perché odiano l’acqua stantia della ciotola.
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C.B.
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