La scienza ha dimostrato che le espressioni facciali del gatto esistono, ma noi esseri umani non siamo in grado di interpretarle: ecco come imparare a capire micio.
I gatti hanno delle espressioni facciali ben precise, che gli permettono di comunicare le proprie emozioni e sentimenti sia positivi e negativi: peccato che noi esseri umani non siamo in grado di comprenderle ed interpretarle, perdendoci così gran parte della comunicazione non verbale del nostro amico a quattro zampe.
Rispetto ad altri segnali comunicativi del gatto, come ad esempio le fusa o la posizione della coda, l’espressione facciale è qualcosa che ancora siamo lontani dal riuscire a conoscere davvero: almeno, questo traspare dai risultati di uno studio condotto dall’Università di Guelph, in Ontario. Ma siamo proprio sicuri che il gatto sia così misterioso e imperscrutabile? C’è un modo per imparare a riconoscere ed interpretare le espressioni facciali del gatto?
Lo studio effettuato dai ricercatori universitari ha coinvolto oltre 6.000 persone provenienti da 85 paesi in tutto il mondo: ciascuno dei partecipanti ha visionato 20 video di gatti, per poi compilare un questionario di valutazione incentrato sulla possibile interpretazione dello stato emotivo degli animali visti sullo schermo.
Nulla a che fare, ovviamente, con i casi davvero particolari di gatti famosissimi sul web come ad esempio il compianto Grumpy Cat: stiamo parlando di gatti “normali”, ripresi in situazioni quotidiane comuni a chiunque. Una volta analizzate le risposte ai questionari, gli studiosi sono giunti a una conclusione abbastanza inequivocabile.
Meno del 60% dei partecipanti è riuscito a capire l’umore del gatto dall’osservazione delle sue espressioni facciali: moltissimi hanno effettivamente osservato il viso dei felini, ma soltanto poco più della metà ha dato la risposta esatta quando si è trattato di identificare l’emozione sottesa all’espressione.
Dai risultati dello studio, risulta addirittura che soltanto il 13% dei partecipanti sia stato promosso a pieni voti: non solo, neanche i proprietari di gatti sono sembrati più bravi degli altri a capire “le facce” che fa il gatto!
Altri dati curiosi e interessanti: sembra che le donne siano pù brave degli uomini a interpretare le espressioni facciali del gatto, anche se questa non è una novità. Anche in altri studi sugli animali domestici, come quello sul dolore per la morte del cane, il campione femminile ha ottenuto migliori risultati in termini di empatia.
Infine, una conclusione che fa riflettere: anche se è difficile interpretare le emozioni di un gatto soltanto osservandone il musetto, capire i gatti è possibile. Bisogna soltanto fare lo sforzo di provare a capire cosa stanno cercando di comunicarci, ma ne vale sicuramente la pena: capire cosa vuole dirci il gatto rafforzerebbe il nostro legame con lui.
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C.B.
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