Differenza tra Oriental Shorthair e Siamese: quale razza scegliere

Differenza tra Oriental Shorthair e Siamese: quale razza scegliere

A primo impatto, distinguere tra Oriental Shorthair e Siamese può non essere facile: scopriamo insieme qual è la differenza tra i due.

Differenza oriental shorthair siamese
(Foto Adobe Stock)

Le razze di mici orientali esercitano su di te un irresistibile fascino? Capire qual è l’esemplare che meglio si adatta al tuo stile di vita e alle tue esigenze è fondamentale per una convivenza serena e gioiosa. Scopriamo insieme similarità e differenza tra Oriental Shorthair e Siamese, per individuare quale quattro zampe accogliere nella propria casa e nel proprio cuore.

Similarità tra le due razze

Prima di capire in cosa consiste la differenza tra Oriental Shorthair e Siamese, esploriamo insieme tutti gli aspetti che accomunano le due razze.

Oriental shorthair
Esemplare di Oriental Shorthair (Foto Adobe Stock)

In primo luogo, è innegabile una forte somiglianza fisica tra i due felini. Del resto, per lungo tempo l’Orientale Shorthair è stato considerato come un Siamese non conforme agli standard.

Entrambi i mici, infatti, presentano una corporatura atletica, longilinea e filiforme.

Anche la conformazione del muso è molto simile: in entrambi i casi la testa è a forma di triangolo e le orecchie sono ampie alla base e di grandi dimensioni.

Sul piano caratteriale sono molte le caratteristiche che accomunano le due razze. Si tratta infatti di quattro zampe dall’indole curiosa e avventurosa, che tendono ad allontanarsi da casa per dedicarsi a giochi ed esplorazioni.

Inoltre, entrambi i gatti soffrono la solitudine e non sono adatti all’adozione di chi trascorre molte ore fuori casa.

Al contrario, via libera alle famiglie con bambini e altri pelosetti, con cui vanno d’accordo grazie alla loro indole socievole e amichevole.

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Differenza tra Oriental Shorthair e Siamese

Infine, non ci resta che scoprire nel dettaglio in cosa consiste la differenza tra Oriental Shorthair e Siamese.

gatto siamese 1
Esemplare di Siamese (Foto Adobe Stock)

In primo luogo, nonostante la somiglianza fisica si tratta di due razze ben distinte. Infatti, è possibile individuare dei particolari che ci permettono di distinguere i due mici.

Nell’Oriental Shorthair, infatti, sono assenti sia gli occhi blu che il colore del pelo più scuro alle estremità, che caratterizzano il Siamese.

Inoltre, si tratta di due gatti con provenienze differenti. Le origini del micio orientale affondano nell’Inghilterra degli anni ’50, dove la razza è stata selezionata a partire dall’incrocio tra Blu di Russia e Abissino.

Il gatto del Siam, invece, ha origini molto più antiche. Proveniente dalla Thailandia, questo felino era considerato sacro e poteva essere esclusivamente posseduto da monaci buddhisti e dall’élite reale.

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Solo nel XIX secolo gli esemplari di questa razza giunsero in Gran Bretagna grazie al console generale Owen Gould.

Un’ulteriore differenza tra Orientale Shorthair e Siamese consiste nelle patologie cui questi gatti risultano maggiormente predisposti.

Nel primo caso, tra le malattie ereditarie più comuni ci sono amiloidosi renale e atrofia progressiva della retina.

Per quanto riguarda le patologie genetiche che possono colpire il gatto del Siam, invece, ci sono adenocarcinoma mammario, strabismo, cardiomiopatia ipertrofica, idrocefalo.

Dopo aver scoperto la differenza tra le due razze, la tua scelta propende per il micio orientale? In questo articolo troverai tutte le informazioni da conoscere prima di adottare un Orientale Shorthair.

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Laura Bellucci

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