Le opinioni su quale sia il cibo migliore da introdurre nella dieta dei nostri amici felini è sempre più accesa tra chi pensa che il cibo industriale sia più idoneo di quello casalingo e viceversa, ma quale sarà la risposta?
In molti credono che orientarsi verso una dieta casalinga che si basa su ingredienti freschi e controllati sia più idonea rispetto al cibo industriale , ma in molti affermano che il cibo industriale sia controllato in modo idoneo e soprattutto che sia realizzato appositamente con le formule bilanciate e pronte all’uso del nostro amato felino quale sarà quindi la scelta più salutare per il nostro amico a quattro zampe?
La questione è abbastanza complessa, infatti tocca aspetti che vanno ben oltre cosa il proprietario del gatto preferisca, ma tocca argomenti come la digestione del micio, rischi di carenze nutrizionali e le implicazioni che questa scelta potrebbe avere sulla salute del micio a lungo termine.
Il gatto è un animale carnivoro che ha delle esigenze nutrizionali precise. Un regime alimentare preparato in casa potrebbe, se non attentamente bilanciato, risultare carente in nutrienti essenziali come taurina, vitamina A e acidi grassi specifici. Per quanto riguarda l’alimentazione infatti scegliere un’ alimentazione piuttosto che un’altra diventa un atto di consapevolezza e non una semplice questione di praticità
La dieta casalinga come anticipato si basa sulla realizzazione di pietanze con ingredienti freschi e preparati solitamente al momento, questo però non significa che l’alimentazione casalinga sia priva di rischi o insidie , la dieta che idealmente dovrebbe essere genuina richiede infatti una precisione meticolosa nella preparazione
Non si tratta semplicemente di offrire al felino carne cruda o cotta, ma si dovrebbe tenere conto del giusto equilibrio tra proteine, grassi, vitamine e minerali.
La taurina che è un amminoacido essenziale per la salute cardiaca e visiva del gatto se assente nella sua alimentazione potrebbe portare con il tempo anche a patologie gravi e irreversibili.
C’è poi da tenere in considerazione un altro aspetto ovvero quello della manipolazione dei cibi crudi che espone al rischio microbiologico non solo l’animale, ma anche l’ambiente domestico.
Quando si decide di introdurre una dieta casalinga per il gatto è bene rendersi conto che l’igiene diventa un aspetto cruciale c’è anche da considerare quindi che non si tratta di improvvisazione ma il gatto dovrà essere seguito costantemente da un veterinario nutrizionista. Senza una guida competente infatti la dieta casalinga rischia di diventare un danno anziché un beneficio per il nostro amico a quattro zampe.
Se bene possa sembrare meno sano il cibo industriale sia secco che umido offre numerosi vantaggi non solo per quanto riguarda la praticità ma anche per il bilanciamento dei nutrienti che sono fondamentali per la salute del gatto è ovvio però che non tutti i prodotti sono uguali è che quelli più economici o comunque appartenenti alla fascia di qualità più bassa non avranno gli stessi nutrienti di quelli che appartengono alla fascia più alta.
Va poi preso in considerazione un altro fattore un alimentazione basata solo su croccantini potrebbe favorire la disidratazione del felino e problematiche importanti per i reni con conseguenti disturbi urinari. Il cibo umido è meno pratico nella quotidianità per la conservazione, ma farà si che non si incorra in problemi di disidratazione.
La soluzione quindi sta sempre nel mezzo, nessuna delle due diete andrebbe estremizzata ma andrebbe strutturato un piano alimentare flessibile che sia idonea a tutte le esigenze del gatto che possa garantire la salute e il benessere dei gatti.
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