La Dichiarazione Internazionale di responsabilità verso i gatti è un documento che tutela il felino più amato del mondo: scopriamo insieme che cosa stabilisce.
Gli animali, pur non essendo riconosciuti come soggetti di diritto, sono tutelati dalla legge, in particolare da quella penale. Dalla loro i felini più amati del mondo hanno anche un documento programmatico di tutela; un atto dedicato esclusivamente al loro benessere e ai doveri che gli esseri umani hanno nei loro confronti: si tratta della Dichiarazione Internazionale di responsabilità verso i gatti.
Il gatto, insieme al cane, è l’animale d’affezione per eccellenza nei costumi della nostra società.
Invero non si tratta di un tratto esclusivo della tradizione del nostro Paese: come dimostrano gli studi sulle diverse preferenze nel mondo riguardo gli animali da compagnia, condividiamo questo aspetto con molti altri Paesi, Regno Unito compreso.
Ed è proprio in terra britannica che opera l’International Cat Care, un’associazione di beneficienza che si batte per assicurare ai gatti un presente ed un futuro migliore.
Ebbene, tale associazione è stato fondata oltre 60 anni fa, nel 1958; e tutt’oggi continua ad operare nel perseguimento dei suoi obiettivi, ovvero “consentire e ispirare le persone a comprendere le esigenze e le prospettive individuali dei gatti e ad agire nell’interesse del benessere di ogni gatto“.
Ed è proprio a tale scopo che ha elaborato la Dichiarazione Universale di Responsabilità verso i gatti.
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È bene sottolineare che la Dichiarazione Internazionale di responsabilità verso i gatti non è un documento che abbia cogenza da un punto di vista giuridico, né nell’ordinamento giuridico britannico, tantomeno a livello internazionale.
Si tratta di un documento elaborato da un’associazione benefica, ed è volto a stimolare sia le autorità che i cittadini ad una presa di coscienza delle problematiche dei piccoli felini che vivono nella nostra società; allo stesso tempo costituisce un invito ad un’assunzione di responsabilità, commisurata al nostro ruolo nell’ambito della società, nei confronti dei piccoli amici a quattro zampe,
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La Dichiarazione non contiene un mero elenco dei diritti dei gatti, ma piuttosto costituisce una disanima dei doveri che gravano, nei confronti di questi piccoli esseri, sulle varie componenti della società: lo Stato, le autorità locali, le associazioni non governative, i privati proprietari di gatti, le persone che si occupano di accudire le colonie feline, gli allevatori ed i veterinari.
La sterilizzazione del gatto è un punto fermo e comune che grava su tutti i soggetti coinvolti: solo con il controllo della popolazione di felini sarà possibile abbattere il fenomeno del randagismo, che causa tanto dolore e sofferenza tra i milioni di animali che vivono per strada.
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Antonio Scaramozza
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