Detartrasi per il gatto: che cos’è, a cosa serve, quando farla

Detartrasi per il gatto: che cos’è, a cosa serve, quando farla

Mai sentito parlare di detartrasi per il gatto? Se sei finito a leggere quest’articolo probabilmente no. Scopriamolo insieme!

Detartrasi per il gatto
(Foto Adobe Stock)

Molto spesso l’igiene orale dei nostri amici a quattro zampe viene trascurata. Vista come qualcosa di superfluo, viene del tutto ignorata. Niente di più sbagliato: sono molti disturbi correlati proprio ad una cattiva igiene orale. Per questo è fondamentale sottoporre periodicamente il gatto ad una detartrasi. Ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

Detartrasi per il gatto: che cos’è

La detartrasi è un’operazione di routine per la cura dell’igiene orale, molto meglio nota come “pulizia dei denti“. Ed ebbene sì, la detartrasi va fatta anche al gatto. Ed invece è ancora troppo poco diffusa l’abitudine di sottoporre il proprio amico a quattro zampe a questo trattamento.

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L’igiene orale, purtroppo, è molto spesso sottovalutata, se non del tutto ignorata. Ed invece va curata adeguatamente, al fine di prevenire la possibile insorgenza di svariate patologie.

La detartrasi consiste nell’eliminazione del tartaro e della placca accumulatisi, nel corso del tempo, nella bocca del gatto. L’unica rilevante differenza tra la detartrasi per gli esseri umani e quella cui viene invece sottoposto il felino è che la seconda viene svolta sedando l’animale.

La ragione è molto semplice; se il felino fosse pienamente cosciente, il veterinario non potrebbe operare tranquillamente ed in massima sicurezza.

Ovviamente, prima di procedere all’operazione, il gatto verrà sottoposto ad una serie di esami, volti a valutare il suo stato di salute complessivo, al fine di valutare se potrà essere sottoposto ad anestesia.

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L’importanza dell’igiene orale per il felino

Sottoporre il gatto alla detartrasi è dunque necessario; l’operazione va svolta periodicamente, secondo le indicazioni del veterinario curante, al fine di evitare l’eccessivo accumulo di placca.

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Abbiamo già accennato alla grande importanza che riveste la cura dell’igiene orale del felino; non si tratta affatto di soddisfare un mero fattore estetico, ma di assicurare al nostro amico a quattro zampe una corretta prevenzione.

Come noto ai più, infatti, l’accumulo di placca sulla superficie dei denti è deleterio; con il tempo essa potrà estendersi fino al solco gengivale. La gengivite nel gatto, d’altronde, è un’infiammazione molto comune; proprio perché l’igiene orale è eccessivamente trascurata.

Le conseguenze, però, possono essere addirittura peggiori. Lo stadio successivo, infatti, è quello della parodontite, che nei casi più gravi può portare alla perdita dei denti e causare infiammazioni in vari organi, quali cuore, reni e fegato.

Una gengivite non curata può tramutarsi in parodontite, che, nei casi più gravi, può portare alla perdita dei denti e innescare infiammazioni in organi estranei alla cavità orale, quali fegato, cuore e reni.

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Pertanto è bene agire in tempo, attuando un’adeguata prevenzione. Ispezionare giornalmente la bocca del gatto, pulirne regolarmente i denti, e sottoporlo periodicamente ad una detartrasi costituiscono gli adempimenti minimi, e allo stesso tempo necessario, per assicurargli una corretta igiene orale.

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