Convivenza+tra+gatto+con+FIV+e+gatto+sano%3A+le+strategie+da+adottare
amoreaquattrozampeit
/gatti/convivenza-gatto-fiv-gatto-sano-strategie/118268/amp/
Gatti

Convivenza tra gatto con FIV e gatto sano: le strategie da adottare

É possibile la convivenza tra un gatto affetto da FIV ed uno sano? E se sì, quali sono le strategie migliori da adottare?

(Foto Adobe Stock)

Una delle difficoltà maggiori per i proprietari di animali domestici è quella di organizzare e gestire (e sempre che sia possibile) la vita insieme di più animali, laddove uno di essi sia affetto da una patologia contagiosa. Ad esempio, è possibile la convivenza tra un gatto affetto da FIV ed uno sano?

Le modalità di trasmissione

Tranquillizziamo subito i lettori: la convivenza tra gatto FIV  e gatto sano è possibile. Certo, predisponendo tutte le precauzioni necessarie. Ma prima di poter elaborare una strategia ben definita è necessario sapere quali sono le modalità di trasmissione della FIV.

(Foto Facebook)

Un paragone con una patologia che colpisce gli esseri umani può rendere bene l’idea: la FIV è considerata l’AIDS felino; ed effettivamente il gatto può contagiare solo i felini.

Essa si trasmette attraverso lo scambio di liquidi corporei (sangue e saliva), ma nell’ambiente circostante perde la sua pericolosità. Dunque è necessario uno stretto contatto, che si verifica con l’accoppiamento o in uno scontro fisico con ferite da morso annesse.

Molto improbabile è la trasmissione del virus per mezzo del cibo condiviso in una ciotola, ed è statisticamente bassa anche la trasmissione da madre e figlio.

Potrebbe interessarti anche: FELV: La Leucemia felina

Convivenza tra gatto FIV e gatto sano: le strategie

Appurato che la convivenza tra gatto FIV e gatto sano è possibile e appreso quali sono le modalità di trasmissione, occorre capire quali sono le migliori strategie da adottare.

(Foto Pixabay)

L’obiettivo, ovviamente, è quello di ridurre al minimo necessario il contatto tra i gatti presenti in casa, soprattutto tra quelli infetti e quelli che non lo sono. Le strategie possono variare, a seconda dei casi specifici e considerando gli ambienti domestici che si hanno a disposizione.

Potrebbe interessarti anche: Leucemia felina: cause, sintomi, diagnosi e trattamento

Ma restano alcuni punti fermi:

  • Castrazione o sterilizzazione: l’accoppiamento è una delle due principali modalità di trasmissione, e, va da sé, occorre la castrazione o sterilizzazione del gatto;
  • Ciotole per tutti: acqua e cibo nella giusta misura, ma in abbondanza per ciò che concerne le postazioni. Il momento della pappa, si sa, è piuttosto delicato; e se i gatti in casa sono in numero superiore rispetto alle ciotole, potrebbero verificarsi degli scontri tali da consentire la trasmissione del virus;
  • Spazi dedicati: l’aggressività tra gatti, che al netto dell’accoppiamento, è la modalità principale di trasmissione, si riduce notevolmente con l’aumento dei posti ad essi accessibili; il felino ha bisogno dei suoi spazi. E se ogni gatto presente in casa riesce a ritagliarsi il suo angolo personale, minori saranno le possibilità di incontro-scontro con gli altri.

Per restare sempre aggiornato su news, storie, consigli e tanto altro sul mondo degli animali continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata ai nostri video, puoi visitare il nostro canale YouTube.

A. S.

Antonio Scaramozza

Published by
Antonio Scaramozza

Articoli recenti

  • News

La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera

La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera.…

48 minuti ago
  • Gatti

Il gatto può prendere il raffreddore: sintomi, cause e cura

Lo ha beccato anche lui e ora non sai come guarirlo? Il raffreddore nel gatto…

4 ore ago
  • News

Le specie e gli animali ibridi creati dall’uomo

Animali strani e bizzarri quelli che si generano con l'incrocio tra diverse specie. Scopriamo insieme…

7 ore ago